Nero perde_prima parte - Racconti Erotici

Nero perde_prima parte

... portato a casa la sera prima, pungolava il mio ego quando indossavo dolcevita attillati su braccia e spalle oppure mi toccava spudoratamente il sedere quando ci concedevamo una pausa caffè scherzando sul fatto che dovessi allenarlo di più in palestra. Si era creato un rapporto di assoluta amicizia, apparentemente senza che venti di malizia gonfiassero eventuali appetiti reconditi. Però la tensione sessuale che correva fra di noi, io la percepivo intensamente. Avevo anche messo in conto che ciò che sentivo fosse dovuto al mio latente complesso di Edipo, amplificato dalla carenza di attenzioni materne lontano com’ero da casa. Cristina mi dava tutte quelle attenzioni che mi mancavano e soprattutto… il fatto che potesse davvero nutrire la perversione di farsi un uomo con meno della metà dei suoi anni mi eccitava alla follia, ma mai avevo avuto coraggio di rompere quel rapporto con insinuazioni del genere.

Le lancette dell’orologio avevano compiuto il primo giro del quadrante, dodici delle ventiquattro ore di quel 7 marzo erano già trascorse. Mancava un’ora alla pausa che sentii vibrare il telefono nella tasca destra dei pantaloni. Eleonora mi stava chiedendo di passare in università da lei, proprio per pranzare insieme. Appena tre settimane prima, dopo averla conosciuta via Tinder, avevamo preso a parlare ogni giorno e ogni sera. Straordinariamente affini come eravamo, non riuscimmo a resistere dall’iniziare una frequentazione più o meno ufficiale. E dunque, come tanti altri ...

... giorni, mi chiese di andare a trovarla.

La facoltà di legge, come altre, era contenuta in un edificio solennemente titanico, la Ca’Granda, opera di Filarete. Ogni volta mi perdevo a contemplare le curve delle arcate, la rigidezza delle masse dei fronti, i segni del tempo che magnificavano un’opera vecchia di 600 anni: il mio senso estetico ne godeva sempre, godeva della perfezione di quei volumi così divinamente ponderati per tramite il rapporto aureo. Lo stesso rapporto che interveniva pure nella costruzione della pluri plagiata spirale aurea, una funzione con ricorsività incrementale a cui Fibonacci era curiosamente approdato nel tentativo di mappare la crescita di una popolazione di conigli. Talvolta la sorte è incredibilmente fantasiosa nello spargere singolarità matematiche in natura.

Il matematico Pisano era riuscito a dare una definizione algebrica alla forma delle conchiglie e alla disposizione dei semi nel capolino dei girasoli, con quell’unica imperfettibile formula.

Il clacson di un’auto in doppia fila mi strappò a quelle fantasticazioni da architetto.

Passai sotto il portale e mi ritrovai nell’immensa corte interna con prati e siepi ben curati. Vidi Eleonora attendermi con un libro sotto braccio, immersa nella lettura.

-Sempre a studiare tu, mh? - Le diedi un bacio e la abbracciai.

-Per forza, prossima settimana ho un esame- Mi restituì un tenero abbraccio, affondandomi la testa nel petto..

-Che esame? - Chiesi cingendola per i fianchi, mentre ...