1. Samy


    Data: 10/01/2022, Categorie: Erotici Racconti Etero Autore: Mordo, Fonte: RaccontiMilu

    Siamo in una baita affittata per il weekend in montagna come ogni anno. Metà febbraio, giornate passate a fare gli scemi sulla neve, camminate e giochi dentro casa. La sera si mangia, si beve, si discute e si canta in allegria. Siamo un gruppo affiatato, 15 persone in tutto. Un weekend dove si consolidano le amicizie e che dedichiamo a noi, senza bimbi o impegni lavorativi a cui pensare. La decisone più difficile che verrà presa durante la giornata è quale canzone suonare la sera con la chitarra, da poter cantare (e stonare) poi a squarciagola. Quest’anno per la prima volta ci sei anche tu Samy. Sono le due di notte e le energie stanno finendo. Molti sono già andati nelle proprie brande. Te hai salutato e sei salita a dormire circa una ventina di minuti fa. Io sono rimasto giù, insieme a qualcun’altro a finire l’ultimo bicchiere di amaro, a cercare ancora di mantenere vivo quel fuoco di risate che in questa serata è stato davvero bellissimo. Ma ormai ci rendiamo conto che la stanchezza sta arrivando anche per noi. Dopo poco ci auguriamo la buona notte e ci avviamo verso i nostri posti letto. La casa è particolare, sistemata su due piani. Il secondo piano è però una specie di soppalco sottotetto che non copre tutta la superficie del piano sottostante e ha una ringhiera dalla quale si può guardare e comunicare con quelli di sotto. Il tutto crea due enormi openspace sia sopra che sotto: sotto con divani, tavolo e cucina per stare tutti insieme; sopra zona letti con un letto ...
    ... matrimoniale e tre singoli, separati fra loro solo da un telo appeso alle travi del soffitto. Risulta bellissimo per un clima di assoluta condivisione, ma un po’ meno bello se qualcuno russa perché tutti sentono tutto. Ma per un weekend di questo tipo, il problema risulta trascurabile. Gli ultimi irriducibili adattano i divani del piano di sotto come proprio letto per la notte, mentre il letto che mi sono scelto io è quello al piano di sopra, l’ultimo in fondo. Tu hai preso quello accanto. Mentre salgo e cerco di fare pianissimo per non svegliare chi dorme negli altri 2 letti (mentre ci passo davanti), vedo che il telo che separa i nostri letti è tirato. Allora mi fermo un attimo e ti guardo, sei girata dall’altra parte e sembri dormire in un’assoluta serenità. Prendo pigiama e spazzolino e con altrettanta delicatezza riattraverso ancora tutto il piano dirigendomi nel piccolo bagnetto all’angolo appena sopra le scale, dove mi lavo e mi preparo per la notte. Tutti continuano a dormire, il suono di risate, parole e bicchieri di poco fa è stato sostituito da un silenzio calmante, interrotto solo dal rumore di qualcuno che si rigira nel suo letto. Mi infilo sotto le mie coperte e ti guardo. Hai cambiato posizione mentre ero in bagno e ora sei rivolta verso di me. Ti osservo per qualche secondo prima di decidermi a cercare anch’io il mio sonno. È la prima volta che ti vedo dormire. Penso ai baci che ci siamo rubati e a come abbiamo incominciato a conoscerci negli ultimi tempi. Se ...
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