1. 2: Il Notaio


    Data: 06/01/2022, Categorie: Trans Autore: AthenaApollonia, Fonte: EroticiRacconti

    ... Athena.
    
    Lo presi in mano e cominciai a segarlo mentre con la lingua leccavo la sua cappella enorme “Sapevo che eri una puttanella” disse gemendo. Sorrisi e comincia a succhiarlo, cercando di prenderne sempre di più a ogni passaggio pur consapevole che non ci sarei mai riuscita a prenderlo fino in fondo. Le sue mani erano sulla mia testa, non a spingere ma ad accompagnare i miei movimenti durante la fellatio. Mi fermai a prendere fiato “è enorme” dissi prima di riprendere il pompino partendo dalle sue palle.
    
    “Sono sicuro che saprai come gestirlo” ammicco.
    
    Mi fermo la testa con le mani e comincio a penetrarmi la bocca, aveva preso bene le misure e si fermava dove mi fermavo io, un vero esperto.
    
    Poi si fermò lasciandomi fare mentre con una mano slacciava il nodo che teneva legato il mio top, io accennai un sorriso di approvazione mentre succhiavo la sua cappella come una bambina col suo lecca lecca preferito.
    
    Inizio a stuzzicare i miei capezzoli e poco dopo mi fermo per leccarmeli, rendendo di marmo il mio cazzetto.
    
    Ripresi a succhiarlo con sempre più foga mentre lui palpava e schiaffeggiava il mio culo. Più colpiva forte più succhiavo.
    
    “Ora spogliati” ordinò “lascia solo i tacchi e le calze. Non potevo che ubbidire e mi spogliai di quel poco che mi copriva mentre pure lui si spogliava mostrando il suo fisico tonico e villoso.
    
    “E ora mettiti a 90, da brava cagnetta” adoravo quel suo trattarmi da troia e ubbidivo senza indugi, nemmeno al cospetto di quel ...
    ... cazzo enorme che presto avrebbe penetrato il mio buchetto ancora acerbo.
    
    Presto sentii il freddo solleticare del lubrificante sul mio buco prima di venire penetrato dal suo dito. “Tutto qua?” dissi scherzando.
    
    Lui rise e poi si butto su di me, spingendomi la testa sul materasso e fiondando il suo arnese nel mio buco. Urlai forte di dolore e di piacere, e più urlavo più lui mi penetrava veloce e con forza.
    
    “Contenta puttanella? Contenta?”
    
    “Siiiii!” gridai sentendo le sue palle sbattere sulle mie.
    
    Mi tirò poi su, strizzando con una mano un mio capezzo e con l’altra prendendomi dal collo e girandomi la testa per un bacio prima di spingermi in avanti liberando il mio culetto dal suo cazzone. Si sdraio sudato e ansimante “ora cavalcami!”
    
    Mi lanciai senza esitazione su di lui, col buco ancora abbastanza dilatato per prendere subito il suo palo. Inizio a spingere su e giù ma presto lo fermai “Fidati di me” dissi e iniziai prima a muovere il ventre per poi sculettare col suo cazzo dentro fino in fondo. Poi su e giù, al ritmo dei suoi gemiti e portando le sue mani sul culo e sentire quanto godeva dal quanto lo stringeva.
    
    “Non sei una verginella allora” disse tra un gemito e l’altro.
    
    “Non lo sono da poco...ma sono molto cagna” sorrisi.
    
    Continuai a cavalcarlo fino a quando non pronuncio le fatidiche parole magiche “Sto per venire”
    
    Mi alzai da lui e mi misi in ginocchio sul pavimento con la lingua di fuori, sorridendo mi raggiunse sfilandosi il preservativo. ...