1. Francesca: 293 – Il piacere solitario di Francesca- scritto da 1948


    Data: 29/12/2021, Categorie: Racconti sull'Autoerotismo, Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    ... quel momento le sono venute in mente le immagini delle bellissime modelle nei film di Andrew Blake che si toccano lascivamente in ambienti e mosse lussuriose. In quel momento di grande voluttà per imitarle ha spalancato le gambe mostrando con raffinatezza ad un virtuale spettatore le pieghe delle labbra della sua figa lucide di umori dando avvio ad un movimento lento manipolando il clitoride già ingrossato dalla situazione erotica che lei si ha creato.
    
    Successivamente Francesca ha titillato il clito per un po’ di tempo in modo fluente e sciolto, dall’alto verso il basso, accarezzandolo e spingendosi intimamente, a momenti lentamente, finché istantaneamente è stata squassata dalla sensazione di puro godimento che ne è seguita.
    
    Per Francesca è stato difficile ed ha avuto difficoltà a trattenere il grido di piacere finale. Era suo desiderio procrastinare l’orgasmo ma il clito non aveva la stessa idea.
    
    Solo dopo ha allontanato delicatamente il dito dal suo fiorellino e lo ha portato alle labbra appena aperte dove si è brevemente fermato avendo avuto un’idea deliziosa. Per realizzarla si è mossa lentamente per poter afferrare una caviglia tra le mani ed avvicinare il piede al suo viso riuscendo con una piega plastica della gamba a leccarne la pianta godendo del contatto della lingua con la pelle. Ha poi golosamente messo l’alluce tra le sue labbra carnose. Nel momento succhiava le dita dei piedi con la lingua, lei ne percepiva piacevolmente l’essenza odorosa rimasta ...
    ... persino dopo la doccia. Il profumo si è mescolato con quello della sua insistente eccitazione, infatti ha dato un ultimo colpetto di lingua e si è lasciata cadere nuovamente sulle lenzuola sdraiandosi ma accorgendosi che ci sono delle macchie proprio sul lato di Marilù, eppure lei sa che le donne quando si masturbano non lasciano tracce evidenti e sa che non necessitano di stimoli visivi per eccitarsi quindi pur essendo consapevole che Marilù, come tutte le ragazze, si masturba ma a Francesca non era mai capitato di vederla.
    
    La sua mente non riesce ad allontanarsi dal pensiero di Marilù. La immagina alle sue spalle, pensa alle sue braccia che l’hanno tenuta stretta che le hanno dato la sensazione di essere forti, pensa alla sua voce, che l’ha fatta eccitare tanto ai contrasti avuti ed ai tanti momenti felici che ora la stanno facendo eccitare.
    
    Francesca si morde leggermente le labbra, chiude gli occhi, emette un profondo respiro. La mente è concentrata sulla sua nuova amante e la mano inizia a sfiorare le tette e immagino che sia quella di Marilù che durante la giornata ha sognato che la sfiorasse ed ora, ad occhi chiusi, immagina che sia lei a toccarla, sfiorarla, lenta e calda, delicata e leggera ed anche piena di desiderio.
    
    Restando stesa Francesca ha portato la mano all’inguine e se lo ha accarezzato ancora una volta ma stavolta con maggiore decisione che le ha causato un piacere nuovo nella sua intimità.
    
    Era talmente eccitata che avrebbe desiderato essere chiavata ...