1. Un paio di bottiglie di whiskey


    Data: 26/12/2021, Categorie: Tradimenti Autore: Nessunoinparticolare, Fonte: EroticiRacconti

    Sento il suo piedino, nudo, farsi strada in mezzo alle mie gambe. Ho subito un sussulto, quasi saltello sulla sedia mentre Carlo alla mia destra continua con quel suo fare logorroico a vomitare sul tavolo tutte quelle banalità che gli passano per la testa. Non lo sopporto, da sempre, ma per amore della mia donna che é tanto amica di Paola, non ho mai potuto declinare un loro invito a cena.
    
    Cerco alla mia sinistra lo sguardo di mia moglie, facendole intendere che non é proprio il caso di mettersi a fare la perversa a casa di amici, ma noto subito i suoi occhi spenti, annoiati come i miei dai discorsi di Carlo che non smette più di blaterare, quando tutti ormai portiamo i segni dell'alcool in corpo.
    
    Un paio di bottiglie di whiskey adornano il tavolo, insieme ad un posacenere colmo di mozziconi di sigaretta, alcuni dei quali marchiati dalle forme delle labbra di Paola, tramite il suo rossetto. Poi i nostri bicchieri, riempiti più volte durante la serata, che proiettano sul tavolo strane ombre dovute alla luce soffusa che aleggia tra le nuvole di fumo, intorno a noi.
    
    Ma la mia attenzione ormai é tutta per quel piede, sotto il tavolo, tra le mie gambe.
    
    Un brivido corre dunque lungo la mia schiena, perché mi rendo conto solo adesso di ciò che sta accadendo.
    
    Sento la pressione del piede aumentare sulle palle, quasi inizia a farmi male, ma la cosa mi eccita.
    
    Non ho il coraggio di guardarla negli occhi, quella Paola, perché percepisco quell' ossessione nei miei ...
    ... confronti di cui ho sempre sospettato, ma che adesso trova conferma nelle sue azioni così sfacciate.
    
    Non voglio che suo marito, o peggio, mia moglie, si accorgano della situazione, quindi provo a farle capire che forse é il caso di finirla qua. Con la scusa di posizionarmi meglio sulla sedia e infilare la camicia ormai stropicciata dentro i pantaloni, le scosto via il piede, allentando così anche la forza con cui stava premendo sui testicoli. Le lancio un'occhiata fugace, piena di razionalità e anche un po' bacchettona, ma a lei non sembra interessare. Ha un sorriso malizioso stampato sulla faccia, sul quel viso così spavaldo che l'ha sempre contraddistinta, un'espressione di superiorità, perché del resto é conscia del fatto che cadrò in pieno nella sua trappola. Di fatto, la sua sensualità lascia poca scelta al mio corpo, soprattutto nel momento in cui di nuovo ho il suo piede tra le gambe.
    
    Già mi arrendo, perché inizia a muoverlo, quel suo piede, lentamente, ma con una tale pressione che mi sembra lo tenga fra le mani. Mi lascio andare, spalancando il più possibile le gambe, offrendole tutta la mia carne.
    
    Mi guarda, incurante di essere scoperta dai nostri compagni di vita, con tutta quella fame di possedermi che mi chiedo da quanto tempo premeditasse una mossa del genere, visto tutti i sospetti che ho avuto in questi mesi, anche se ormai é inutile giungere ad una conclusione della cosa.
    
    Carlo inizia a sbiascicare parole quasi incomprensibili, rivolgendosi quasi solo ...
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