1. Il Patto - 1 - Le Presentazioni


    Data: 25/12/2021, Categorie: Sentimentali Autore: Scia, Fonte: EroticiRacconti

    ... sempre uno schianto. Mentre è inginocchiata per terra a fissare i picchetti della tenda, ho una vista mozzafiato sul suo culetto, coperto da un paio di pantaloncini cortissimi che non lasciano nulla all'immaginazione. Con i suoi capelli rosso fiamma e le sue lentiggini, Chiara è sempre stata fra le ragazze più corteggiate della scuola. E a giudicare dai racconti, sembra che abbia soddisfatto molti dei suoi corteggiatori.
    
    La tenda di Flavio è montata con una precisione millimetrica. Taciturno, occhiali e capelli neri, Flavio è un gran cervellone, e ora studia fisica. Non penso di aver scambiato più di due parole con lui in cinque anni, e credo che me lo sarei dimenticato del tutto se durante l'ultimo anno non fosse stato protagonista di un avvenimento che io chiamo "la catastrofe".
    
    Ecco, la tenda di Flavio si apre, e alla luce del sole vedo spuntare una testa ricoperta di lisci e lucidi capelli castani, poi enormi occhi color nocciola e un sorriso da far sciogliere il cuore al peggiore degli assassini. È Ginevra. È la donna più bella del mondo. È la ragione per cui sono qui.
    
    Mi innamorai perdutamente di Ginevra la prima volta che la vidi. Le fossette del suo sorriso, la dolcezza della sua voce, il suo profumo, il suo corpo perfetto, tutto in lei mi manda la testa nel pallone e mi fa perdere qualsiasi cognizione del dove e del quando. Al liceo stava al banco con Chiara, e l'accostamento non poteva essere dei più contrastanti. Accanto a Chiara, esperta, festaiola, ...
    ... disinibita, spiccava ancora di più il candore innocente di Ginevra. Molti ragazzi la corteggiavano. Ma lei era una di quelle che "aspettavano l'uomo giusto". Nella mia idiozia, pensavo di essere io l'uomo giusto, e mi facevo migliaia di pippe mentali e fisiche immaginando il nostro futuro insieme. Poi, all'ultimo anno, l'uomo giusto arrivò. E non ero io. Era Flavio. Questa è "la catastrofe". Fu come una mazzata sui denti. Da quel momento, crollarono tutte le mie illusioni, e attraversai il resto dell'anno scolastico in una specie di trance. Arrivai a giugno quasi senza accorgermene, non partecipai ai pianti e ai festeggiamenti di fine anno, me ne andai senza salutare nessuno e cercai di dimenticare.
    
    Inutile dire che nessuno sentì la mia mancanza. D'altra parte ero io, Antonio, lo sfigato senza amici, non bello, non simpatico, non intelligente, non eccellevo neppure nel male come certi bulli, e l'unico traguardo che ero riuscito a raggiungere era di essere arrivato alla fine del liceo vergine. E lo sono tuttora. La mia vita non è cambiata parecchio. Ed è chiaro che non avessi molta voglia di venire qui, in mezzo a persone che, pur del tutto involontariamente, non fanno altro che accentuare la mia inettitudine con i loro pregi.
    
    La possibilità di rivedere Ginevra mi ha fatto perdere la testa. Ma ora che sono qui, lei mi ha detto ciao e se ne è andata con Flavio, ora che gli altri hanno finito di montare le tende e sono pronti ad andare a divertirsi in spiaggia, ora mi rendo ...