1. Estate sicula pt.2


    Data: 24/12/2021, Categorie: Erotici Racconti Racconti Erotici, Etero Racconti sull'Autoerotismo, Sensazioni Tradimenti Autore: nylonsAddict, Fonte: RaccontiMilu

    Così torno in Hotel. Elettrizzato dall’adrenalina che mi scorre nelle vene e dall’ansia, la preoccupazione e il peso della coscienza di chi sa che sta facendo una cosa sbagliata. La mente prova ad aggrapparsi a deboli alibi di poca comprensione e flessibilità, ma dentro di me so che l’unica cosa che non dovrei fare in questo periodo è proprio la cosa a cui ho dato vita il primo giorno di questo progetto. Passo il pomeriggio lavorando e riposandomi, facendo telefonate che mi fingono annoiato e stufo di questa esperienza sul nascere. Recito la parte di chi invece vorrebbe immergersi in una storia parallela che possa ridare fuoco e vigore al suo lato romantico, passionale e anche sessuale. Arriva sera e nonostante i vari tentativi di schiacciare un pisolino, il pensiero di lei, il suo viso, i suoi capelli mori e il suo corpo mi tiene sveglio e vivo, in ogni muscolo del mio corpo. Così mi faccio una bella doccia, nella speranza di schiarirmi le idee, di lavarmi i sensi di colpa, ma soprattutto per prepararmi a una serata che dentro di me spero veramente di passare. Chissà dove, chissà come … ma spero che possa avvenire. Mi faccio la barba, mi curo il viso, mi metto il dopobarba solito una bella camicia più da sera e meno imbellettata come oggi pomeriggio e scendo a cena in Hotel. Mentre mangio da solo, guardo il cellulare come se aspettassi un messaggio, un segnale, una chiamata. Vado su Instagram in cerca del suo profilo che però è bloccato, volevo vedere le sue foto, vederla ...
    ... al mare in bikini, immaginarmi quei seni bagnati dall’acqua di mare. Così arrivo verso il dolce e ordino anche un caffè, come se non accettassi di andare a dormire presto stasera. Così mentre prendo il primo cucchiaino di tiramisù, il mio cellulare si illumina ed evidenzia un messaggio da un numero sconosciuto, nemmeno lo leggo perché so che è lei e finalmente mi posso godere il dolce. Chiedo un amaro, così per dare subito un tono alle chiacchiere che faremo, sperando che non siano troppo lunghe. D: “Se ci sei tra un quarto d’ora ti passo a prendere con la macchina. Esci e vai sul retro però che c’è meno gente.” Rispondo solo Ok co un sorriso a seguire per non essere troppo freddo, anche perché di freddo non ho proprio niente, forse l’amaro con il ghiaccio che lascio scivolare sulle mie labbra insaporendole come fossero spugne. Non vedo l’ora di entrare in quella macchina. Così i minuti passano in fretta e scendo, come sempre, un istante prima. Non mi piace far aspettare le persone, figuriamoci in un appuntamento segreto. Sono le dieci di sera passate e dando la colpa a una stanchezza che non fa parte minimamente dei miei attuali problemi, do la buonanotte a chi mi “segue da Roma” per dedicarmi totalmente alla vita sull’isola. Mi piace questo parallelo tra la vita isolana e quella “reale”. Mentre penso a queste stronzate, una classa B grigia si avvicina e mi fa i fari. Inizia la serata. Così apro lo sportello ed entro fugace, approfittando delle luci di cortesia della macchina ...
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