1. LA CHAT – Episodio 9


    Data: 20/12/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Racconti sull'Autoerotismo, Autore: AlphaMaster1964, Fonte: RaccontiMilu

    ... il migliore. Mi misi a pecora, con i piedi raccolti contro il sedere, viso in basso e culo e fica ben esposti. Mi avrebbe lodato per la scelta? Lo speravo.
    
    Il primo pennarello fu semplicissimo, ormai ero abbastanza allargata, ed anche il secondo, anche se farlo penetrare accanto al primo non fu così immediato, andò più o meno liscio come l’olio. Decisamente due davano una sensazione migliore di uno solo. Sempre facendo le foto misi il terzo in mezzo ai due precedenti, e mi sentii allargare mentre entrava. Appena passò la barriera dello sfintere però i tre corpi estranei si mossero velocemente come spinti dalle dita di qualcuno, formando un triangolo e facendomi provare un brivido. OK, per ora era ancora molto piacevole, anche se cominciavo a sentirmi bella piena. Il quarto entrando nel centro del triangolo fu agevole, anche se arrivando all’altezza dell’ingresso prese spazio in modo quasi arrogante. Mi piaceva molto la sensazione del sedere che si dilatava. Sentivo stiracchiare, ma niente di grave. Era il momento di far entrare il numero cinque. Lo spinsi al centro del quadrato, e quando cambiarono posizione mettendosi a pentagono ebbi un brivido. Cominciavo a provare fastidio e voglia di godere.
    
    Pensai mentalmente alla mail, e no… non mi aveva ordinato di non sgrillettarmi. Quindi mi accarezzai fica e buco del culo stiracchiato, ero bagnatissima ed eccitata, di nuovo, malgrado avessi goduto fino ad essere esausta. Sfiorandomi il clitoride feci montare l’eccitazione e ...
    ... l’attesa, come la troia che avevo dentro voleva, e sentendo il culo tirato intorno ai piccoli cilindri di plastica impazzivo. Mancavano due pennarelli come minimo, ed il culo già mi stava comunicando che era pieno e non avrebbe accettato altro. Lo mandai a quel paese ed inserii il sesto nel centro del pentagono. Stavolta si, cominciavo a sentire dolore. Mi fermai di nuovo, facendo risalire il piacere toccandomi la micia come una vera esperta. Il culo si contraeva, muovendo i pennarelli nel mio intestino e stimolandomi la vagina nel contempo. Lo sfintere mi lanciava piccoli lampi di dolore, ma dovevo andare avanti. Cominciai ad insultarmi da sola con parole come troia e puttana, dicendomi di andare avanti. Misi il settimo, e per fortuna cambiò abbastanza poco la sensazione. Ero al minimo richiesto, e potevo finalmente fermarmi.
    
    Come spinta da una febbre e contando sul fatto che da sei a sette fosse rimasto tutto più o meno sotto controllo misi dentro il numero otto. CAZZO! Ora si che la sensazione era cambiata. Il culo mi doleva, stavolta sentivo bruciare l’anello di muscoli, stiracchiato fino oltre il suo limite. Presi in mano un altro pennarello, e lo guardai. Volevo davvero farlo? Si, porca puttana, volevo essere troia e volevo che mi dicesse brava. Lo misi dentro, e stavolta il dolore fu forte. Avevo in culo un mazzo di pennarelli. Mi toccai la vagina, mossi i pennarelli ed aspettai fino a che il dolore e le contrazioni non calarono, e misi il numero dieci. Stavolta ero ...