1. Pioggia, incontri e vita


    Data: 19/12/2021, Categorie: Sentimentali Autore: Carbolatente, Fonte: EroticiRacconti

    Piove, è ormai buio e nonostante siano le 19 passate, alla fermata dell'ex Boschetti a Padova c'è un traffico impressionante.
    
    Ieri sera avevano chiamato pioggia, e come di consuetudine quando ci sono queste previsioni, la gente prende l'auto per andare a lavoro.
    
    Quindi se la mattina il tempo per arrivare a lavoro raddoppia, la sera l'autobus arriverà di sicuro in ritardo, per non parlare dell'ora a cui si tornerà a casa!
    
    Ed è questo il pensiero a cui Filippo si è ormai rassegnato, mentre si sta dirigendo a piedi e sotto un mezzo diluvio, verso la sua fermata.
    
    Tuttavia, cosa tanto strana quanto vera, quando arriva in fermata vede che c'è una sola persona...
    
    Una ragazza circa sua coetanea, stranamente senza ombrello.
    
    Al ragazzo servono come di consuetudine in queste situazioni, due minuti per trovare una posizione che gli permetta di non bagnarsi ulteriormente. Se c'è una cosa che Filippo odia è l'avere i piedi bagnati. Bene in questo momento sono letteralmente fradici.
    
    Nella sua ricerca della posizione meno esposta alla pioggia però, si accorge di un particolare.
    
    La ragazza di fianco a lui è bagnata fradicia dalla testa ai piedi e sta tremando in preda a brividi di freddo. La camicia leggera che indossa le si è incollata addosso, mettendo ben in vista le curve sinuose di quel corpo che attrae sempre molti sguardi. I capezzoli turgidi vorrebbero testimoniare nella mente di Filippo un'eccitazione di origine ignota, mentre in realtà sono solo una logica ...
    ... conseguenza del freddo che la sta perseguitando.
    
    Questa però non è l'unica cosa che nota; quella ragazza dovrà prendere il suo stesso autobus...
    
    Piccola interruzione dello scrittore.
    
    Che esagerato.
    
    Piccola interruzione del narratore. Forse è ancora esagerato ma non saprei come altro definirmi.
    
    Immagino che stiate pensando proprio ora: "Ma ambientare i racconti in luoghi che non siano la fermata dell'autobus, o l'autobus stesso par brutto?
    
    E sapete cosa vi dico? Avete ragione.
    
    Ecco perché vi voglio spiegare il motivo di questa mia fissa.
    
    Sono ormai 14 anni, sui quasi 25 fin qua vissuti, che prendo l'autobus ogni santo giorno. Almeno, ci avrò passato un 200000 minuti, circa 138 giorni. Mica bruscolini!!
    
    In autobus ho conosciuto persone, ho approfondito amicizie e scambiato due chiacchere tante di quelle volte, che ormai, ho perso il conto.
    
    E in questa mia quotidianità, che da febbraio potrebbe smettere, ho visto più volte la presenza dell'erotismo, da quello più innocente, a quello più sfacciato.
    
    Ho visto ragazzi e ragazze scambiarsi in autobus i loro primi baci. Baci di curiosità spesso strappati dal ragazzino di turno, alla ragazzina finta timida che non aspettava altro. E al primo bacio a stampo necessario a rompere il ghiaccio, ne sono poi seguiti altri, meno esitanti e più desiderosi di provare emozioni più forti, umide, sfacciate e coinvolgenti, di quelle solo pregustate con quel primo bacio a stampo.
    
    Di giorno in giorno, era bello vedere ...
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