1. La mia doppia vita ( a letto con un uomo)


    Data: 12/12/2021, Categorie: Erotici Racconti Racconti Erotici, Gay / Bisex Autore: Passivo, Fonte: RaccontiMilu

    ... missionario! Non mi penetrava ma strusciava forte il suo cazzo durissimo sul mio cazzetto che aveva preso vigore, si sfregava sul mio basso ventre e sul mio pube, io ero in paradiso e non so come gli presi la faccia e lo baciai profondamente! Lui infilò la lingua nella mia bocca muovendosi e dimenandosi all’interno delle mie guance, io sentivo il suo sapore e mi piaceva da morire. Fu un bacio lungo e appassionato poi lui sollevò le mie gambe sopra le sue braccia e aumentò il ritmo, estrasse la lingua e io la leccai e succhiai come fosse il suo uccello.
    
    Venne sulla mia pancia e gli ultimi schizzi mi raggiunsero al viso e allora anche io venni mischiando il mio sperma al suo.
    
    Mi prese un momento di fortissimo imbarazzo e nemmeno riuscivo a guardarlo in faccia.
    
    Marco ruppe il silenzio “devi assolutamente farti una doccia, seguimi” e prendendomi letteralmete per mano mi portò verso il bagno dominato da una bella doccia nella quale mi fece entrare “inginocchiati” mi disse e io, con la mente in panico e il corpo che seguiva alla lettera ogni suo comando lo feci.. Lui si mise di fronte a me fuori dal box doccia puntandomi il suo uccello ormai moscio addosso e dopo qualche secondo di attesa che sembrava infinito cominciò a urinarmi addosso: prima ...
    ... qualche schizzetto poi un vero e proprio getto che mi colpì sul petto. Era caldo ma non aveva odore sgradevole ero immobilizzato e mi godevo la scena come non fossi il protagonista di questo perverso quadretto, fui anche tentato di allungare la bocca verso quel getto ma mi sembrava veramnete troppo.. Però mi era tornato durissimo e lui puntò proprio sul mi ocazzetto le ultime gocce di urina… “Pulisicimelo bene adesso” mi ordinò e lo feci. Aveva un gusto acre ma gradevole, continuai a pomparlo mentre mi segavo e venni quasi contemporaneamente a lui che sborrò nella mia bocca e io mi bevvi tutto.
    
    Feci la doccia poi, imbarazzato e svelto mi rivestii e lo salutai.. non avevo il coraggio di incrociare a lungo il suo sguardo.
    
    In macchina pensai a cosa avevo fatto e durante il tragitto mi fermai per farmi una sega perchè ero troppo eccitato. Stessa cosa che feci quando fui a casa anche se ormai mi uscivano solo poche gocce di seme.. poche ma furono sufficienti per fotografarmi mentre le leccavo dal palmo della mia mano e mandarela foto a Marco con la didascalia “sto pensando a te” alla quale lui rispose “sei la mia puttanella, ti farò provare ogni esperienza, sarai una donnina perfetta e passiva, anche il tuo culo cederà e ne sarai felice”
    
    E lo ero. 
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