1. La sciamatura


    Data: 07/12/2021, Categorie: Etero Autore: Cattivefantasie, Fonte: Annunci69

    Stava pensando a Max, era da un po' che non giocavano insieme e ne aveva decisamente voglia. Lo pensava a vivere la sua vita, alternato tra lavoro, casa e sesso trasgressivo, ma senza di lei. Il pensarlo godere la faceva sorridere, un po' invidiosa, perchè lei invece non aveva creato molte situazioni in quel periodo.
    
    Aveva deciso di prendere il sole in giardino, era sdraiata mezza nuda sul lettino. L'apicoltore le aveva detto che non sarebbe passato a prendere lo sciame quel pomeriggio, nonostante avesse tentato di insistere. Quegli insetti che svolazzavano poco distante le creavano inquietudine, ma fingeva di essersene dimenticata.
    
    Il sole la stava facendo sudare, goccioline scendevano lungo il collo, i piccoli seni e le gambe leggermente divaricate: il calore pulsava dentro il suo corpo, assorbiva quell'energia, che tentava di respingere.
    
    La vista era annebbiata da tutta quella luce, non capiva da dove stesse provenendo quella voce che le stava parlando "Ero sicuro che saresti stato felice di vedermi, sono riuscito a venire oggi a prendere lo sciame, ma non c'è più, se ne sono andate, ho fatto un giro per nulla, la prossima volta che mi chiami, mi devi ripagare con mezz'ora di sesso".
    
    Si alzò di scatto, sorpresa di vedere l'apicoltore che stava trafficando con l'attrezzatura che sarebbe dovuta servire per la cattura delle api. Era un bell'uomo di mezz'età, ben fatto, con barba un po' incolta e capelli di mezza lunghezza. I jeans strappati e la maglietta ...
    ... lasciavano comunque intravedere le sue forme asciutte.
    
    Per nulla imbarazzata da quelle parole, nè tantomeno dal farsi vedere mezza nuda, Alice gli rispose con un sorriso compiaciuto dicendogli "per mezz'ora di sesso non mi spoglio nemmeno, posso capire che sei avanti con l'età, ma ti pensavo più performativo".
    
    Nell'udire quelle parole esplicitamente provocatorie, le si avvicinò con un ghigno ironico, convinto che lei gli avesse mandato un chiaro messaggio di consenso. Con una mano le spostò il reggiseno del costume e s'attaccò succhiandole avidamente prima un capezzolo, poi l'altro. Lei con le mani gli prese la testa, trattenendolo in quella posizione. Amava essere succhiata così. Lui con l'altra mano fece presto a sfiorarla tra le gambe, già aperte ed accoglienti. La fece alzare dicendole "andiamo dentro".
    
    Prese una corda dalla sua auto, entrarono in casa e le tolse il reggiseno, la fece sedere su una sedia e le legò dietro alla schiena i polsi e divaricandole le gambe, dietro la sedia le caviglie. Poi la bendò. Cominciò a stuzzicarla, in tutte le varie parti sensibili del corpo, prese dei cubetti di ghiaccio e glieli strofinò sulla pelle per raffreddarla da tutto quel calore che emanava. Gliene infilò anche in mezzo alle gambe. Il contrasto freddo caldo la fece rabbrividire, i capezzoli s'indurirono ulteriormente.
    
    "Non hai giochini a portata di mano?" le chiese.
    
    Dentro la borsa, c'è qualcosa, gli rispose. Estrasse dalla borsa un fallo di gomma e ridendo le disse, ...
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