1. Opinione che intimorisce


    Data: 07/12/2021, Categorie: Erotici Racconti Racconti Erotici, Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... lasciando intravedere finanche la parte prominente della fenditura delle chiappe. Miguel afferrò il suo odore, lo raccolse tutto inebriandosi, in quanto avvertiva una mescolanza inedita d’un inedito olezzo di cute calda di femmina accalorata, in quella circostanza lui allontanò lestamente lo sguardo cercando di rimanere nel modo più contegnoso e formale possibile. Miguel in quel frangente barcollava, vacillava e temporeggiava, titubava, a stento riusciva a tenere a freno la sua focosa indole di maschio stuzzicato a dovere da quella femmina che lo stava attirando nel suo lussurioso regno dei sensi, captava in maniera netta e distinta il cazzo che pulsava ostinato dentro i suoi jeans, che lo stava trainando influenzandolo e attraendolo più in là della sua risolutezza, scardinandogli i buoni propositi e facendolo sragionare.
    
    In quel pertinente e scrupoloso momento Miguel frantumò risolutamente quella lungaggine per lungo tempo accumulata, si sollevò energicamente attorniandole i fianchi protendendola con fermezza in prossimità dell’ottomana, Vittoria in principio non aveva consapevolezza né percezione sul da farsi, in seguito appena si rese conto che le sue mani l’abbrancavano convinte, fervide e per di più entusiaste, in quel momento lei lo squadrò esaminandolo in maniera controversa, dubbia e qualunquista, quasi sfiduciata. Vittoria decifrò e capì alla svelta nel suo lascivo e libidinoso sguardo svariate azioni, che non aveva giammai anticipato, avvertito né pronosticato ...
    ... in cuor suo. Avrebbe bramato roteare, attaccarsi là e sostare, speculò perfino di strepitare, perché era in procinto di pronunciare qualche vocabolo, ciò nondimeno ruzzolò genuflessi sopra i guanciali, intanto che captava la struttura di Miguel che la comprimeva tastandola e sollevandole nel contempo la sottana.
    
    Vittoria era adesso ampiamente ottenebrata, grandemente turbata e diffusamente sbigottiva, fiutava il suo odore di maschio che volte l’aveva giustappunto aizzata e lusingata, ma il suo punto strategico era al momento molto ballerino e malfermo. Si rese subito conto in un baleno, che mentre una mano armeggiava dottamente bloccandola all’ottomana, l’altra sapientemente le calava in modo esperto le mutandine. Un inedito e insperato sentimento di disagio e di verecondia coglie Vittoria appena Miguel la scruta, perché attualmente poteva ispezionare ogni piccolo lembo di lei nel tempo che genuflessa l’esaminava, spaziando con lo sguardo quel bel podere giustamente ed appassionatamente ormai espugnato. Miguel era in totale subbuglio, un completo parapiglia dei sensi, al presente si apprezzava e assaporava appieno quegl’istanti.
    
    Abilmente con la mano destra allentava la cintura, abbassava i jeans e l’adocchiava: al presente, quella tratto che suddivideva le chiappe, che in svariate occasioni aveva ipotizzato di tallonare accodandosi fin là, ora l’aveva dinanzi alla sua lussuriosa visuale. Di fronte a quella fenditura, dove qualsiasi maschio può farneticare, stravedere e ...