1. Marco e Valeria – 5 – L’ epilogo


    Data: 05/12/2021, Categorie: Erotici Racconti Cuckold Racconti Erotici, Etero Autore: ZioPaolo, Fonte: RaccontiMilu

    Era stata una bella nottata, ci eravamo divertiti, il buon feeling nato a Padova c’ era ancora, avevo aiutato i miei amici a superare l’ ultimo ostacolo verso la loro “emancipazione”; se c’ era un piccolo neo, era che non avevo scopato Valeria, come già detto, ad un certo momento me la sarei fatta volentieri.
    
    Vennero da me verso le 3 del pomeriggio, lei ancora assonnata ma sensuale come una gattina. Mi sorrise radiosa, mi baciò appena sulle labbra e volle vedere la mia casa, la “Casa del Lupo Mannaro” come la definì.
    
    Marco, come sempre, molto discreto e servizievole. Dopo le chiacchiere di prammatica, un po’ di champagne per un brindisi tra vecchi amici e poi decisi di rompere gli indugi: avevo voglia di Valeria e non volevo più aspettare. La presi tra le braccia sul divano:
    
    “Ma non penserai seriamente di farmi qualcosa, dopo la notte che mi hai fatto passare?” si schernì lei ridendo.
    
    “Non credo si possa evitare” risposi
    
    “Ma lo sai che ieri sera Marco mi voleva scopare, era ancora tutto eccitato per avermi visto con quei tre.”
    
    “E tu gliel’ hai data?”
    
    “No, ero troppo stanca. E poi mi sembrava di fare un torto a te”
    
    “Marco mi ha raccontato che da quando sono stato a Padova scopate come ricci!”
    
    “Si” disse lei “scopiamo quasi più di quando eravamo fidanzati. La tua cura è stata efficacissima”
    
    “E hai cominciato a fare un po’ la troia quando vai in giro?” chiesi
    
    “Ma dove? Come potrei?”
    
    “Per esempio in ufficio. Ci sarà qualche collega che ti piace ...
    ... e che avresti voglia di stuzzicare..”
    
    “Si, ma in ufficio è meglio di no”
    
    “Però non è stato sempre così”
    
    “Cosa vuoi dire”
    
    “Marco mi ha raccontato che qualche tempo fai c’ era un collega che ti corteggiava”
    
    “Ma chi?”
    
    “Uno che ti veniva a prendere a casa tutte le mattine..”
    
    “Ah quello, ma nooo”
    
    “Marco non è così sicuro, secondo lui ti sei fatta chiavare”
    
    “Ma nooo….” Molto poco convincente
    
    “Mi sa che non ce la racconti giusta” incalzai
    
    “Ma no, niente…” molto evasiva. Decisi di non insistere, ma i suoi tentennamenti erano più che una ammissione.
    
    Avevo cominciato ad accarezzarle le cosce come piace a me (e a lei…), però avevo troppa voglia e la spogliai rapidamente; Marco aveva portato la video-camera e cominciò a riprendere. Ma non avevo voglia di chiavarla, avevo voglia di fare l’ amore. La portai sul letto, mi spogliai e usai tutta la mia esperienza e tutto il mio talento per farla godere al massimo. Lei comprese tutto questo, si abbandonò nelle mia braccia totalmente, succhiò da tutto il mio corpo tutto il piacere che le davo. Io resistetti al limite delle mie possibilità per poterle dare più godimento possibile.
    
    Poi volli che si mettesse sopra di me, lo fece diligentemente, come sempre, mi scopò con calma, tranquillità, ma con molta determinazione, sentivo la cappella strofinare sul fondo della fica, mi faceva impazzire. E poi, mi donò quello che poche donne hanno saputo darmi. Ad un certo punto la sua espressione fu quasi stralunata, la ...
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