1. Io e lei - Parte 1


    Data: 02/12/2021, Categorie: Voyeur Autore: zorrogatto, Fonte: EroticiRacconti

    Ci siamo conosciuti che avevamo ventidue anni. Giorgia aveva accennato a due ex fidanzati e quindi non mi stupii, quando notai una certa sua esperienza nel sesso.
    
    Ci amavamo e mentre i mesi insieme si assommavano diventando anni, facevamo bei progetti per il futuro e bel sesso al presente, ma io avevo il mio tarlo, il mio demone...
    
    Col tempo, poco a poco, con successivi aggiustamenti (come da un blocco di legno, colpo dopo colpo, si ottiene una scultura), riuscii a farlo venir fuori.
    
    «Cioè, Giulio, fammi capire... vorresti che lo facessimo con altri... con un'altra coppia???»
    
    «Dai cucciola, non arrabbiarti! Dicevo così per dire! Che poteva essere divertente...
    
    Ma poi, per cominciare, se ti da fastidio che ci sia un'altra... possiamo incontrare singoli, all'inizio tanto per vedere com'è... Poi, semmai...»
    
    Lei si perse a riflettere e dopo un po'... «Cioè... io con degli altri... uno? O magari due... o più?... mentre tu... cosa fai? Mi scopi? Sei tu il mio maschio che concede ad un altro un assaggio del tuo paradiso? Oppure mi scopi, ma ben contento di essere aiutato da un vero maschio per saziare tutta questa femmina che hai??? O ancora: tu, buonobuono, in un angolo, che mi guardi... No! Stai zitto! Lasciami finire, cazzo!... dicevo... che mi guardi mentre lui affonda il suo cazzo rovente nei miei anfratti e ti seghi tutto eccitato?»
    
    Oddio, che casino! Si è incazzata... «Ma no, cucciola, non è così! E' che... sì, dai.. si parlava...» «Appunto: tu hai ...
    ... parlato ed io adesso ho qualcosa su cui riflettere! Adesso me ne vado a casa e poi ti dirò... Ti chiamo io, non mi cercare!»
    
    Cazzo, cazzo, cazzo! Pensavo di averla persa.
    
    Ho sempre un po' subito la sua personalità e quindi stavo maledicendomi per averla irritata e forse persa...
    
    Dopo tre giorni «Ciao sono io... Senti: vuoi sempre farlo in tre, con un altro uomo?»
    
    «Beh... dai... mi stuzzicava l'idea, ecco...» «Facciamola breve: vuoi che lo facciamo, sì o no?»
    
    Oddio... la domanda da cento pistole... Decido di buttarmi: «Beh sì, vorrei farlo...» e che dio me la mandi buona!
    
    «Però il tipo me lo scelgo io!!» «Ma certo cucciola, non c'è problema...»
    
    «Guarda che non era una proposta: o facciamo come dico io o niente!» Urca, il solito caratterino! Potevo non dichiararmi d'accordo?
    
    Il sabato sera andiamo a ballare, lei si era messa in tiro, molto arrapante.
    
    Balliamo, ci sediamo, beviamo, poi vedo che si alza per tornare a ballare e faccio per alzarmi.
    
    «No, resta lì: ballo un po' da sola a vedere se trovo il tipo adatto per far quello che vuoi tu1» e mi sputa quasi in faccia quel “che vuoi tu!”
    
    Mi pianta lì e comincia a ballare e alcuni singoli cominciano a girarle intorno, sempre più vicini ed io ammattisco di eccitazione e gelosia a vedere ed intuire ed immaginare cosa stiano facendole.
    
    Dopo un po', affannata ma radiosa, viene verso di me tenendo per mano un tizio, più alto e massiccio di me.
    
    Si siedono ancora ridendo sul divanetto e poi: «Amore, ...
«1234»