1. Meri cap.1 - Scoprire il sesso da disabile


    Data: 01/12/2021, Categorie: Feticismo Autore: FrancoT, Fonte: EroticiRacconti

    ... quando conclusi la chat, dicendogli che ci saremmo potuti sentire ancora, lui mi disse che lo sperava tanto. In fondo mi accorsi che lo speravo anch’io e cominciai a fantasticare su quella cosa, immaginandomi Andrej (che dalla foto era anche un bel ragazzo) che mi osservava nella mia stanza.
    
    Ci volle poco perché la cosa mi eccitasse intimamente. Ero sotto le coperte sdraiata sul fianco destro da qualche minuto. Cambiare posizione per una paraplegica, significa anche dover spostare fisicamente i propri arti inferiori. Seppur fossero diminuiti di peso nel corso di un anno a causa della perdita di tutto il tono muscolare, erano comunque pesanti. L’idea di Andrej che mi osservava mi sollecitò e quasi senza che me ne accorgessi la mia mano destra si insinuò tra le mie magre cosce, risalendo veloce fino al mio sesso. Mi accarezzai attraverso il pantalone leggero del pigiama ed attraverso gli slip che indossavo e cominciai a riprovare sensazioni che non percepivo più da molto tempo.
    
    Mi voltai a sinistra e posizionai con le mani le mie gambe, leggermente aperte, poi inarcai la schiena e lasciai che la mia mano destra entrasse dentro al pigiama ed allo slip. Non ero depilata ed il mio pelo biondo si era già leggermente inumidito. Titillai delicatamente il mio clitoride che, come un bottoncino, spuntava al culmine delle mie labbra ed immediatamente il mio respiro cominciò a farsi più pesante. Era la prima volta che mi masturbavo dall’incidente e seppur la sensazione di immobile ...
    ... pesantezza delle mie gambe mi impedì di muovermi come avrei voluto, lasciai che il piacere scorresse veloce dentro al mio corpo.
    
    L’immagine di Andrej che mi osservava lasciò spazio velocemente a quella di Andrej che mi incitava a toccarmi e mi chiedeva di mostrarmi a lui in tutta la mia bellezza.
    
    “Quanto vorrei poterti osservare”, aveva scritto nel corso della chat.
    
    Mi chiesi cosa avrebbe fatto se mi avesse vista in quel momento e fui anche tentata di filmarmi o di scrivergli quello che stavo facendo pensando a lui, ma poi non osai tanto. Nel frattempo il mio dito medio si fece strada dentro di me e trovò il mio sesso, caldo e desideroso di essere penetrato. Con la mano sinistra aprii allora le mie cosce inanimate, mettendomi in quella che era una classica posizione da masturbazione femminile. Gettai all’indietro le coperte e mentre il mio dito medio mi scopava velocemente, la mia mano sinistra strinse uno dei miei seni pizzicandone il capezzolo che, subito, divenne turgido. Avevo delle tette piccole ma mi piaceva quando gli uomini mi mordicchiavano il capezzolo.
    
    Chissà cosa mi avrebbe fatto Andrej, mi chiesi e allo stesso tempo mi chiesi come avessi potuto lasciare trascorrere così tanto tempo senza darmi piacere.
    
    Il tutto non durò più di dieci minuti poiché volevo godere e non vedevo l’ora di provare il vero piacere e quando giunse, non inaspettato ma quasi, mi travolse. Fu un fiume in piena che attraversò il mio corpo e che in qualche modo cambiò anche il mio ...