1. Come sono diventata cio' che sono oggi per colpa della mia famiglia (4)


    Data: 27/11/2021, Categorie: Incesti Autore: Simona_O, Fonte: EroticiRacconti

    ... Si affloscia ed lo estrae. Poi succede una cosa pazzesca. Mia zia si inginocchia davanti a lui e lo prende in bocca. Era veramente no-limits anche lei. Lui le tiene una mano sulla nuca per tenerla in quella posizione e con l'altra mi fa girare e... mi bacia. Ma la cosa strana e' che lo fa con una dolcezza e una delicatezza che mai avrei immaginato in un uomo cosi'.
    
    Quello e' stato il nostro "primo bacio".
    
    2001 Attentato alle Torri Gemelle. Conosco chi sarebbe diventato mio marito. Smetto di lavorare con mia zia. Smettiamo entrambe. Lei e' felice per me. Era venuto il momento anche per lei a 55 anni di smettere. Era un'imprenditrice di successo. Non aveva bisogno di continuare.
    
    A 33 anni avevo un capitale che mi avrebbe permesso di non fare piu' nulla. Ma non ero stupida e iniziai a investire i soldi. Con intelligenza. Come mi aveva insegnato mia zia. Smisi di dare soldi a mia madre. Le intestai un negozio a Sciacca. Era felice. Io avevo tagliato i ponti con lei. Mia madre era... mia zia. Puttana ma... piu' madre della mia naturale.
    
    E qui inizio a cambiare il modo di scrivere questo ultimo capitolo.
    
    Caro Pietro ti parlero' direttamente. Tanto non leggerai mai queste cose. Perche' non leggi nulla. Nulla piu' della Gazzetta dello Sport. E dei bilanci. Ma quelli sono numeri. E li sei bravo a leggerli e interpretarli. Sei puro istinto.
    
    Un bambino cresciuto troppo in un corpo spropositato e con una mente perversa. Ma proprio in questo siamo uguali. Talmente ...
    ... border line che non possiamo giudicarci. Come invece fanno gli altri con noi. Ci siamo trovati. A te piace giocare con me e a me piace stare ai tuoi giochi. Ne abbiamo bisogno entrambi. Nulla e' piu' un limite perche' li abbiamo gia' superati tutti.
    
    Come hai fatto a sposarti con la tua ex moglie? Bella, fine, elegante. Di ottima famiglia. La ricca borghesia milanese. Volevi essere riconosciuto e accettato da loro. Volevi trasformarla per farla diventare come te. O come me.
    
    Come hai potuto pensarlo? Eri troppo diverso. Hai anche fatto una figlia con lei. E continuavi a scopare ogni troia che incontravi. Inclusa la sottoscritta e mia zia. Sei un porco, Pietro. Lei no. E' una donna equilibrata. Me l'hai fatta conoscere. Ti ricordi quella cena? Le hai detto che sono una puttana. Giusto per divertirti. Io sono rimasta impassibile ma lei e' sbiancata. Non e' come noi. Lasciala stare. Non rovinare chi non e' fatto come noi.
    
    Ti ho fatto divertire tanto in questi anni. Abbiamo piu' di cinquant'anni e continuiamo a divertirci.
    
    Sempre piu' border line. Sempre piu' senza limiti.
    
    Mi hai portata nei Club Prive' di Milano dove godevi nel vedermi scopata da piu' uomini insieme. Perfetti sconosciuti che mi scopavano a turno come in una catena di montaggio del sesso. Io a pecora con il tuo cazzo in bocca e tu a guardare loro scoparmi. Giovani, meno giovani, grassi, aitanti. Nella fica. Nel culo senza neanche chiedermelo. A te piaceva cosi'. Non perche' sei passivo ma perche' ...
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