1. The gift: Episodio 1 Bereshit


    Data: 26/11/2021, Categorie: Sentimentali Autore: PabloN, Fonte: EroticiRacconti

    ... attendere qualche secondo di troppo.
    
    -No, per lei va bene…cioè..dai la conosci, un po' si è risentita ma…devo parlarti, e lei ha capito (la sua voce è incerta, e lei non lo è mai, non lo è stata nemmeno quando…)
    
    “Chiara, mi stai facendo preoccupare! E’ successo qualcosa di grave?”
    
    “Ma no nulla, tranquillo. Solo non è che cosa di cui possa parlarti al telefono. Beppe, abbi fiducia in me, ti spiegherò tutto. Ora devo andare, se ti va bene puoi passare a prendermi domani mattina o se vuoi vengo io da da te, per me è lo stesso”
    
    “No dai passo io (vecchia guardia, mai far scomodare una signora)”
    
    Definiti alcuni dettagli chiudiamo la telefonata rinnovando l’appuntamento per la mattina seguente. Torno a casa e dopo aver fatto la doccia e messo in microonde la cena che mi ero preparato (se si vive da soli l’organizzazione è tutto, mica ci si può ammazzare di pizza) mi siedo a tavola e accendo la tv. Vorrei guardare il telegiornale ma il pensiero di Chiara non mi permette di concentrarmi sulle notizie, peraltro catastrofiche come da copione consolidato. Quella voce, quell’incertezza, non sono da lei. Cerco di scacciare cattivi pensieri, mmi dico che magari era solo stanca, che esagero. Non me lo dice sempre anche lei che faccio di una pagliuzza un pagliaio? Ecco, si vede che ha ragione, hai visto mai! Finito cena mi preparo la valigia con le due cose che mi serviranno, mi metto sul terrazzo a leggere in attesa del sonno. Ma quel pensiero è lì, mi rode, non mi lascia ...
    ... stare.
    
    La notte passa agitata, non riesco a prender sonno e quando finalmente mi addormento sogni minacciosi emergono dal mio inconscio. Il suono della sveglia è quasi una liberazione, anche se inutile perché sveglio lo era già da un pezzo.
    
    Carico tutto in macchina e via, guido verso casa sua
    
    Parcheggio, scendo e suono il campanello. Cazzo, sono in anticipo…che vizio che ho, me lo dice sempre! Per paura di fare tardi finisce che arrivo troppo presto.
    
    -Chi è?
    
    -Chiara sono io, Beppe..scusa lo so, sono in anticipo, fai con calma, ti aspetto (di sottofondo sento il grugnito di Luisa)
    
    - Sali scemo, mi ci vuole un attimo
    
    Il suono elettrico dell’apertura del portone mi annuncia che posso passare. Salgo al terzo piano. Non devo suonare il campanello, la porta è già aperta. Nemmeno il tempo di mettere un piede in casa che già la voce incazzata di Luisa mi investe:
    
    “Certo che te ‘sto cazzo di vizio di arrivare troppo presto non te lo togli proprio ehh! Manco di sabato si può dormire!”
    
    “Buongiorno Luisa, anche io sono felice di vederti” rispondo sorridendo. Ebbene si, l’idea di aver rotto le palle a lei non mi dispiace affatto.
    
    Chiara esce dalla camera da letto portandosi dietro il trolley. E’ bellissima nel suo vestito leggero, i sandali e quella abbronzatura che esalta la sua pelle. Profuma d’estate.
    
    Non ti distrarre Beppe, sei in campo nemico…e comunque se non vuoi soffrire è meglio che pensi ad altro.
    
    Mi avvicino, la bacio sulla guancia e prendo il ...