1. La mia vita con lei 16 – Quarantena – parte prima – Inizio


    Data: 24/11/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Incesti Autore: bruno55, Fonte: RaccontiMilu

    ... eravamo già fuori dal parcheggio pronti per affrontare il traffico.
    
    “Ci vorrà almeno mezz’ora per arrivare e poi voglio ridere a trovare il parcheggio; magari ti lascio davanti all’entrata” “No no, mi fa bene camminare un po’, Riccardo” “Come vuoi, allora preparati a …….” il bluetooth della macchina mi avvisa di un messaggio vocale in arrivo ed appare la foto di Gabriella; avvio l’audio e mi maledico subito dopo, non perchè mi vergogni, ma perchè odio far sentire i cazzi miei agli altri: <<Ho capito amore; dai magari ti permettono di lavorare da casa così stiamo insieme tutto il giorno, sarebbe meraviglioso; ok fammi sapere ciao>> a cui fa seguire lo schiocco di un bacio: “Scusa Alessandra, l’ho avviato senza pensarci” “Non ti preoccupare Riccardo, anzi posso dirti una cosa? Vi invidio da morire, dovete essere una coppia fantastica, anzi non c’è bisogno che ti dica che invidio molto di più a lei” “Non esagerare ora; tu e tuo marito avete una cosa che io e Gabriella non abbiamo potuto avere, un figlio” “Dici? Un figlio è una cosa meravigliosa, ma significa anche tanti problemi Riccardo; chi non ne ha non lo può capire” “Che problemi ti può dare un ragazzino di 13 anni?” “L’età non c’entra, è che ti trovi a dover vivere per lui e ti senti un po’ repressa; ma anche con mio marito non è che le cose vadano poi così bene” “Scusami, non pensavo di essere indiscreto” “Infatti non lo sei stato; le cose non vanno bene nel senso che il nostro rapporto è un po’ in fase di stanca; lui ...
    ... non è mai stato un fulmine di guerra ma è parecchio tempo che è più assente e passivo del solito; e io mi sto rompendo le palle sinceramente” “Vorrei poterti dare un consiglio, ma non so proprio cosa dirti” “Tu con me potresti solo fare, non dire” “Ohi ohi, ho l’idea che la conversazione stia prendendo una piega poco piacevole” “Va bene allora non proseguo” “No no Alessandra, prosegui pure mi hai incuriosito” “Non ho nessuna difficoltà a dirti che fin dal primo giorno che ti ho visto, il mio sogno è veder che tu mi desideri, per esempio adesso porti la macchina in un posto appartato e mi fai un paio di carezze; ci metto un attimo a levarmi tutto e a stringerti alla mia bella quinta di seno; un po’ calante, sempre per via di quel figlio di cui parlavamo prima e poi ad allargare le cosce per farti entrare dentro di me” “Quante volte mi hai fatto questo discorso?” “Non lo so, non le conto più da un pezzo” mi dice ridendo “Tanto il risultato è sempre lo stesso, non riesco a smuoverti; ma visto che c’è traffico e manca ancora parecchio all’ufficio ho deciso di romperti i coglioni” “In senso fisico?” “Ahah per carità, hai visto mai un giorno ci ripensi, ti voglio sano e in forma; no te li voglio rompere in senso figurato, provocarti con un po’ di chiacchiere che ho sentito fare sul tuo conto” “Sai bene che le chiacchiere non mi scalfiscono” “Si ma queste coinvolgono anche la tua Gabriella” “Addirittura? E giusto di chiacchiere si può trattare, visto che i cazzi miei non li ho mai ...
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