1. A che serve l'estate - Orfana


    Data: 24/11/2021, Categorie: Etero Autore: Browserfast, Fonte: EroticiRacconti

    ... notte. In quello stesso supermercato, con lo stesso camice verde anche se non fa il cassiere. Cioè, cosa cazzo faccia non ne ho idea, ma quando lo incrocio penso sempre (per meglio dire, ho sempre pensato) “secondo me sto thai sarebbe proprio carino se si tagliasse quei cazzo di capelli”. Sì perché ora ce li ha corti corti, ma io l’avevo sempre visto con una criniera assurda che gli scendeva ben oltre le spalle. Ora che l’ha eliminata non è carino, è proprio il più bel ragazzo che abbia mai visto.
    
    E adesso Magic era lì, oltre il lettino sul quale si era già distesa questa ragazza – che non ci voleva molto a fare due più due, doveva essere la sua ragazza – e mi dava le spalle mentre si toglieva la t-shirt e parlava con un’altra tipa. La ragazza di Stefano. In quel momento non ho avuto la forza di fare nulla. Ho cercato di concentrare il mio sguardo sulla cassiera, di non distogliere gli occhi da lei, di indirizzare tutto il mio interesse su di lei.
    
    – Il mondo è piccolo, eh? – le avevo detto sorprendendomi quasi di essere riuscita a parlare. Ed è stato a quel punto che Magic si è voltato e i nostri sguardi si sono incrociati.
    
    Sono stata brava, in quel momento. Un’eroina. Sono riuscita persino a fare la spiritosa con la ragazza dicendole “beh, una volta tanto sei tu che paghi me…”. Ma quando poi ho dato loro le spalle e sono tornata al baracchino quasi mi veniva da piangere.
    
    Questa scena a Serena non l’ho raccontata, ve l’ho detto. Le ho solo accennato al fatto ...
    ... che Magic e Stefano erano venuti in spiaggia con le loro fidanzate. Lasciando intendere, con il solo tono della voce, che non mi andava di parlare nemmeno di questo.
    
    Questa specie di triste freddezza da parte mia è durata qualche giorno. Serena ha sopportato. A pensarci ora, credo che una dimostrazione migliore di quanto mi voglia bene non me l’abbia mai data. Poi, una notte, siamo state svegliate dalle urla belluine di Monika, dal piano di sopra. Serena si è messa a ridere esclamando “io questo prima di partire me lo faccio, quanto è vero Iddio!”. Avevo addosso il suo sguardo divertito e sfrontato. Improvvisamente mi è venuta voglia di abbracciarla, di farle capire quanto sia importante per me. Era questo, non era tanto la voglia di sesso, anche se poi abbiamo fatto sesso. Dolce e delicato, ma completo.
    
    L’abbiamo fatto così anche la sera dopo, e la sera dopo ancora. C’era tra noi un’atmosfera sospesa, come se lei si aspettasse qualcosa da me. Che le dicessi qualcosa. Per farlo, ho atteso che la passione ci travolgesse, una notte. Che ci portasse a scoparci di brutto, furibonde, come spesso ci capita. Scoparci, insultarci e raccontarci zozzerie per eccitarci sempre di più, come piace a noi. Ed è stata quella notte che, per la prima volta e in quel modo così indecente, abbiamo parlato di me, di lei, di Magic e di Stefano. Cioè, non è che ci avessi proprio pensato, che avessi elaborato un piano. Diciamo che è andata così.
    
    Esco dalla doccia e telefono a Martina. E’ ad ...
«1234...7»