1. Bocca Sverginata


    Data: 24/11/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: Luca Reginaldi, Fonte: EroticiRacconti

    ... afferrò con le mani il culo e me lo strinse con forza. Più mi faceva male più gemevo e capendolo mi graffiò le cosce.
    
    poi mi prese alla sprovvista.
    
    con una mano seguiva i miei movimenti e con l’altra scese, seguendo con il medio la linea del culo disegnata dai pantaloni e si fermò dove, sotto due strati di vestiti, la mia figa ora era aperta.
    
    iniziò a premere dove era bagnato e mi guardò.
    
    mi chiese se ero davvero così bagnata e risposi di si, perchè sentivo i liquidi che uscivano da quando aveva iniziato a sfiorarmi con la bocca.
    
    lui era estasiato e continuò a premere col medio cercandomi il buco, delicatamente ma con fermezza, come qualcosa di inarrestabile. in quel momento capì che avevo a che fare con qualcuno di più esperto, anche di me. inarcai la schiena e poi il mio corpo si adagiò sul suo, mentre gli gemevo nell’orecchio.
    
    immaginavo che probabilmente gli stavo bagnando anche il suo costume sottile e sognavo che sentisse sul cazzo i liquidi.
    
    “togliti quei cazzo di pantaloni” mi ordinò mentre mi mordeva le spalle. La sua voce ora era bassissima e grattava come quella degli animali.
    
    “no, passaci di lato”
    
    “stai zitta”
    
    Mi spinse sopra la sdraio e mi spalancò le gambe. Ero spaventata e mi irrigidii subito, si vedeva dai pantaloni grigi la macchia di bagnato all’altezza del cavallo e l’odore si sprigionò forte. Lui annusò l’aria come i predatori, forzò le mie gambe aperte e ci infilò la testa. Annusava a pieni polmoni e questo mi ...
    ... imbarazzava.
    
    non sapevo come articolare il mio piacere, sentivo solo che avevo un’infinita voglia di toccarmi.
    
    Si leccò un dito e mi mise la mano sotto la maglietta stringendomi il capezzolo, poi infilò la mano nei miei pantaloni massaggiandomi il clitoride. Con due dita cercò di scendere premendo sull’entrata della mia figa ma lo fermai.
    
    C’erano alcune persone che si stavano avvicinando e questo mi immobilizzò.
    
    Lui però mi fissava continuando a toccarmi e rendendomi impossibile restare ferma e nel mentre si massaggiava con forza il cazzo. gli piaceva provare ad entrare con le dita e poi sentirsi respinto sempre più debolmente.
    
    ad un certo punto si alzò di colpo, mi prese il viso e se lo premette contro il cazzo pulsante nei pantaloni.
    
    non riuscivo quasi a respirare ma lui non importava, finalmente.
    
    “questo sarà il tuo primo pompino lo sai”
    
    “non esserne sicuro” e nel mentre si continuava a masturbare con la mia faccia.
    
    Mi muoveva il bacino addosso insistendo con entrambe le mani.
    
    “me lo fai vedere?”
    
    “tu sei una troia e devi stare zitta” e si eccitava sempre di più.
    
    Avevo la bocca piena di saliva e gli bagnavo tutti i pantaloni, lo guardai da sotto mentre iniziava a tirarlo fuori. Avevo sentito solo una volta un cazzo, e da dentro i pantaloni. ora lo avevo davanti e l’effetto era diverso. ero in ginocchio con le sue mani sulla testa, non potevo scappare. Questo mi eccitò immediatamente ma avevo timore a dirglielo di nuovo.
    
    baciai la punta con le labbra ...