1. Eli e Silvì due sorelle ed un’estate calda 16


    Data: 24/11/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Racconti 69, Dominazione / BDSM Autore: PiccolaElisa, Fonte: RaccontiMilu

    ... Gianmarco:”stai zitta troia che mi devo svuotare” Non dissi nulla, mi feci scopare godendomi ogni singolo insulto che mi veniva rivolto, Stefano si sfilò da sotto e scomparve dicendo che andava a fumare in terrazzo. Giammarco mi scopò ancora per poco, svuotando dentro di me i suoi ultimi schizzi, il suo ultimo affondo fu feroce, inarcai la schiena ed alzai la testa per il dolore che mi provocò, poi sentii i suoi schizzi dentro di me. Gianmarco si alzò e ancora nudo si diresse verso la porta Gianmarco:”vado sopra a fumare” Lentamente mi alzai dai letto avevo tutte le ossa doloranti, ero distrutta e l’alcol si faceva sentire, a stento mi reggevo in piedi. Raccolsi la mia roba, mi rivestii lentamente, ogni muscolo era senza forza e dolorante. Mi diressi alla porta per andare via. Dietro di me sentii i passi di Stefano “dove vai?” Io:” a casa” Stefano:”ti do un passaggio” Non dissi nulla subito dopo comparve rivestito, entrammo nell’ascensore, restammo in silenzio tutto il tempo, quando l’ascensore arrivò al piano terra si avvicinò e mi baciò, io spostai la testa, ma lui la afferrò e mi baciò, la sua mano scese sul mio sedere Stefano:” è stato un piacere stasera, spero ci sarà occasione di ripetere” Io:”vedremo” Stefano:” le puttane non vanno via con queste” Si inginocchiò, io ero poggiata con le spalle al pannello dell’ascensore, mi alzò la gonna, prese tra le ...
    ... due mani il laccetto laterale del perizoma e lo strappò, mi girò e fece la stessa cosa dall’altra parte. Stefano:” ora va meglio” Non dissi nulla, mi riaccompagnò verso casa. A qualche centinaia di metri chiesi di fermarsi, avevo bisogno di aria. Non disse nulla, si fermo e ci salutammo come se fosse stata una normale serata tra amici. Mi incamminai verso casa, chi mi avrà vista non so cosa avrà pensato di me, avevo il volto sconvolto, camminavo barcollando. Saranno stati pochi centinaia di metri, ma a me in quel momento sembravano km i miei pensieri correvano nella mia mente, ero sconvolta da ciò che avevo fatto, ma ancora di più ero sconvolta dal piacere che avevo provato nel farlo. Che faccio lo dico a Silvì…… mi balenò in mente questa domanda. Ora la più troia sono io…… Mentre pensavo a questo iniziai a sorridere, camminando sentii bagnato sulle mie gambe, allungai una mano mi toccai l’interno coscia all’altezza del ginocchio, lo sperma stava colando dal sedere e mi stava bagnando le cosce. A fatica arrivai a casa, chiusa la porta mi si palesò Gia davanti Gia:”ehi che fine hai fatto?” Io:”nulla ho fatto tardi” Gia:”si e per come stai combinata hai bevuto molto” Io:” si un pò” Gia:”dai ne parliamo domani che sono le cinque” Mi girai per dirigermi in camera Gia:”casomai prima datti una sciacquata che stai sporcando casa” Chiusi la porta dietro le mie spalle. 
«12...5678»