1. Mio figlio mi ha sfondato il culo


    Data: 20/11/2021, Categorie: Incesti Autore: lucaded, Fonte: EroticiRacconti

    Questo racconto mi e' stato inviato dalla mia ex, prima del virus vivevamo una piacevole relazione, io vivevo e vivo tuttora a torino mentre lei viveva vive a milano, io single, lei separata con un figlio diciottenne, la nostra relazione era appagante, il fine settimana veniva da me e faceva il pieno, era insaziabile, scopate, pompini, iniziai a prendere delle pastiglie per avere il cazzo sempre in tiro, mi faceva dei pompini che duravano un'ora, poi scopavamo, le piaceva anche legarmi al letto, insomma era la donna dei miei sogni, non mi aveva dato il culo, ma non era un problema, facevo fatica così a soddisfarla, per cui non mi lamentavo. Purtroppo con l'avvento del virus lei non potè più venire da me ed ecco la mail che dopo alcuni mesi mi ha inviato.
    
    Maledetto virus, ho voglia di scopare ma non posso andare da Luca, ho dovuto prendere ferie in attesa dello smart working, mio figlio e' sempre a casa, non posso uscire, masturbarmi non mi basta e così ho iniziato a fare pensieri erotici su mio figlio, io sono una donna sul metro e settanta scarso, seconda di seno, magrolina, bel culetto sodo e vergine, mio figlio e' alto un metro e ottantacinque, muscoloso, a detta di tutti un bel ragazzo.
    
    All'inizio i miei erano solo pensieri, poi iniziai a cercare di stuzzicarlo, indossavo le sue magliette e sotto ero nuda, sempre con le cosce bene in vista, a volte vedevo un certo rossore imporporargli il viso ma nulla di più, a volte facevo finta di far cadere qualcosa e mi ...
    ... chinavo mostrandogli il mio culetto nudo, ma lui nulla, un giorno che stava facendo la doccia aprii la porta dicendo che dovevo fare un bisogno urgente, lo vidi sotto la doccia, si stava masturbando, aveva un cazzo enorme, almeno 25 cm, una cappella grossa e rossa, chiusi subito la porta, ma il pensiero di quel cazzo molto più grosso di quello del mio uomo non mi lasciava mai, sognavo di essere scopata da lui, di prenderglielo in bocca, era diventata per me una ossessione favorita anche dall'astinenza.
    
    Una sera cucinai un risotto allo scoglio arricchito da del vino rosso, poi a tavola mentre mangiavamo feci in modo di farlo bere, poi ci accomodammo sul divano, iniziai a carezzarlo, gli chiesi se gli mancava la sua ragazza, lui rispondeva a monosillabi, a un certo punto lo baciai e gli toccai il cazzo, ma lui mi respinse, si alzò e andò in camera sua, mi aveva respinto dicendo che ero la sua mamma, che gli piacevo ma ero la sua mamma, in cameretta dormiva su un letto in ferro, durante la notte mi alzai e lo legai mani e piedi al letto.
    
    La mattina dopo con una forbice tagliai i pantaloncini, le mutande, la maglietta e lo ammirai nudo, si svegliò e mi disse mamma che vuoi fare slegami, iniziò a urlare e fui costretta a imbavagliarlo, poi mi dedicai a fargli un pompino, la cappella faceva fatica ad entrare nella bocca, ma pian piano mi abituai, non riuscivo ad ingoiarla tutta ma provavo un grande piacere, ero tutta bagnata, purtroppo non durò molto e un fiotto di calda sborra ...
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