1. La mia domestica padrona


    Data: 19/11/2021, Categorie: Feticismo Autore: Ottobre Rosso 66, Fonte: EroticiRacconti

    ... ospiti.
    
    Io, appena arrivata, non persi tempo per spiarla. Era più forte di me, i suoi piedi mi facevano impazzire. Quindi non appena finiva di lavorare e si andava a rilassare in stanza, notando che, per una sua forma paura, non chiudeva la porta ma lasciava uno spiraglio aperto, ne approfittavo per guardarla indisturbato.
    
    Così la vedevo uscire dal bagno in accappatoio dopo la doccia, spogliarsi nuda (il corpo magro poco formoso, la fichetta nerissima non troppo pelosa, culetto quasi piatto, ma due belle tette sode da terza di reggiseno come minimo), spalmarsi la crema idratante sulla pelle nera con una sensualità inaspettata, mettersi una maglietta lunga fino quasi alle ginocchia e stendendosi sul letto per parlare al cellulare, iniziare con i suoi stupendi piedi incrociati il solito spettacolo godurioso. Che diventò irresistibile quando prendeva uno dei cuscini, che evidentemente la infastidivano dietro la schiena, e se lo metteva davanti ai piedi iniziando a sfregarglieli addosso con movimenti sensualissimi che, immaginando di averci la faccia al posto di quel cuscino, dovevo farmi una sega li stesso.
    
    A cena, la prima assieme (cucinavo io), Lovena si presentò sorridente, capelli sciolti, con quella maglietta lunga ma con un paio di short sotto e suoi infradito dorati che le esaltavano quei piedi bellissimi dalle unghia smaltate di bianco perla. E dopo aver finito, mentre sorseggiavamo un limoncello, mi dice: “Grazie per questa cena, buonissima...grazie veramente ...
    ... per quello che hai fatto per me... ero davvero disperata non avrei saputo dove andare se non ci fossi stato tu...non so davvero come ringraziarti”
    
    Io: “Ma di niente Lev, mi sono fatto i miei conti e ho visto che posso farlo...se uno può dare una mano, perchè non farlo?”
    
    Lei: “Si...però un modo come ringraziarti me lo devi dare...magari appena posso ti faccio un regalo, qualcosa...non so...”
    
    Io, a quel “un modo per ringraziarti me lo devi dare” ebbi un sussulto. E siccome alla mia rassicurazione che non doveva sentirsi in obbligo, me lo ripetette di nuovo, mi si accese una lampadina. Così abbassai lo sguardo verso le sue gambe accavallate, guardai il piede sospeso mentre faceva il solito gioco sensuale con l'infradito, mi salì l'eccitazione presi coraggio e le dissi: “...beh, ecco...se proprio insisti...una maniera ci sarebbe...”
    
    Lei: “Si?...dimmi, allora...”
    
    Io: “Ecco...non so come dirtelo...però se mi prometti che resterà un segreto fra di noi dovessi accettare di farlo o no...ti faccio vedere come”
    
    Lei sorridendo: “Va bene, resterà un segreto...promesso”
    
    Così, col cuore in gola dall'eccitazione, andai a prendere il portatile. Glielo misi davanti e gli feci vedere un video dove una sensualissima ragazza africana mezza nuda umiliava coi suoi bellissimi piedi, dallo smalto colore uguale a quello di Lovena, un uomo bianco nudo con un collare da cane, facendoseli prima leccare e poi mettendoglieli in faccia.
    
    Selena lo guardò con stupore e sorridendo mi ...
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