1. Blu


    Data: 16/11/2021, Categorie: Lesbo Autore: verpad, Fonte: Annunci69

    ... solare, amo affrontare la vita con il sorriso sulle labbra. Possiedo una vespa azzurra anni 70 che in questo momento mi sta portando nel locale dove stasera suonerò dal vivo. Ah, dimenticavo: amo le donne, ma nessuno lo sa!
    
    FRANCESCA
    
    La pioggia battente non mi ferma, scendo dalla metro e corro verso il locale prima di ritrovarmi totalmente inzuppata. Dopo averlo sbattuto appendo il mio soprabito e cerco il tavolo più isolato; saremo solo io e il mio calice di vino. Le luci soffuse rendono l’atmosfera accogliente. Il vino rosso si diffonde nel corpo e nella mente riscaldandomi e, accoccolata in questa poltroncina, finalmente mi rilasso. Sono assorta nei miei pensieri quando, all’improvviso, una voce mi avvolge completamente…
    
    SARA
    
    Sono seduta su uno sgabello al centro del palco, illuminata dall’occhio di bue. Stasera il locale non è particolarmente affollato. Abbraccio la mia chitarra, chiudo gli occhi e inizio a cantare… "blu…" Alzo la testa, apro gli occhi e vedo in un angolo quello sguardo magnetico che mi fissa. Quella donna non distoglie gli occhi da me, sembra ipnotizzata, il calice di vino quasi le scivola dalla mano. Emana un fascino elegante, ma allo stesso tempo incute un certo timore. Indossa una camicetta di seta azzurra e un ciondolo turchese si insinua nel solco fra i suoi seni. Percepisco il battito del mio cuore che sta accelerando in modo inarrestabile. È così rumoroso che a malapena sento gli applausi che accompagnano la fine della mia canzone; ...
    ... credo che al pubblico sia piaciuta. Non so cosa mi stia succedendo, ma lentamente scendo dal palco e mi avvicino al suo tavolo, la fisso, mi siedo, la saluto, le sue labbra rosso scarlatto si muovono quando mi saluta e io mi immergo nel “blu” profondo dei suoi occhi.
    
    FRANCESCA
    
    …blu… è una voce calda, tremante e malinconica. Tutti i miei sensi finora assopiti si risvegliano, devo dare assolutamente un corpo a questa voce, quindi alzo gli occhi e la mano che tiene il calice di vino mi trema. Non riesco a distogliere lo sguardo da lei, è tremendamente bella di una bellezza selvaggia. La canzone è terminata, si sta avvicinando, si siede, mi saluta, la saluto. Quando sposta una ciocca di capelli dietro l’orecchio un profumo di vaniglia mi avvolge; non ha la minima idea di quanto questo semplice movimento mi abbia turbato, ho il battito accelerato.
    
    Ci presentiamo, titubante le chiedo se gradisce un bicchiere di vino. Declina l’offerta e ordina invece un bicchiere di latte macchiato. Non ho mai incontrato una donna così strana, mi lascia senza parole. Mi sto mordicchiando le labbra, ho una voglia matta di sfiorarla. Probabilmente percepisce il mio nervosismo, mi sorride, mi prende la mano e mi chiede “Hai voglia di vivere?”
    
    SARA
    
    Cavolo, mi guarda ancora, non ci penso due volte, le prendo la mano e la trascino fuori dal locale. Siamo sotto un diluvio universale, non m’importa se ci bagneremo, ho una grande voglia di baciarla, assaporarla, sciogliere quel ghiaccio che la ...