1. L'amica veneziana


    Data: 15/11/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: grillino, Fonte: EroticiRacconti

    ... comincio a leccarla infilando la punta della mia lingua dentro l’ano…bagnandolo tutto, farcendolo di saliva. Alberta geme, si aggrappa al piano di lavoro, emette dei sibili, ogni tanto si gira e mi guarda in basso “oddioooo Andrea…ma che fai…oddio che bello però…oddio….oddio…basta, smettilaaaa…” ma non ci crede nemmeno lei in quello che dice!! Continuo a leccarle il buco del culo, a entrarci dentro col dito…lo lubrifico bene, me è ancora molto stretto…pazienza, le farò molto male!
    
    Mi alzo, la stringo bene per le spalle, una mano sul seno leggermente scoperto, il capezzolo è durissimo, lei trema come una foglia dal terrore di quello che sta per subire, praticamente la sto stuprando! La mia cappella è puntata proprio in mezzo alle chiappe, sento il suo buco del culo caldo e umido…le sussurro all’orecchio “Alberta, stai calma, cercherò di non farti troppo male…tu rilassati, respira a fondo quando sentirai il cazzo entrare, respira...rilassa i muscoli dell’ano…lasciati andare tesoro mio…vedrai che poi godrai da impazzire!!” metto la cappella sull’orlo dell’ano e inizio a spingere, lentamente, molto lentamente…sento la rosellina cedere piano piano, la capeplla farsi largo possente, prepotente. Alberta strilla, un grido acuto, poi un gemito lungo…si divincola, il dolore è troppo, faccio fatica a trattenerla per le spalle abbassate, le suggerisco di allargare le gambe, abbassarsi un po' sulle ginocchia per favorire la penetrazione…nonostante il dolore acuto, mi ascolta, il cazzo ...
    ... scivola meglio dentro, sono quasi a metà…Alberta da dei pugni violenti sul piano di marmo…soffre…ma sta godendo….sento il mio pisello entrare sempre più dentro, lo sfintere ha ceduto, le sto sfondando il culo!!
    
    Erano anni e anni che desideravo questo momento…ed eccoci qui, a casa sua a Venezia, col marito fuori casa, il figlio a scuola, ed io che me la inculo sulla cucina!!
    
    Il cazzo entra tutto dentro, lei respira a fatica, ma geme come uno scoiattolo “oddio Andrea…oddioooo, che male…oddio che male can (parla in dialetto veneziano…)…mi hai sfondato…cazzo che bello però…Andrea…Andrea…” io le spingo dentro il cazzo sempre lentamente, poi inizio a girarlo dentro, le tocco tutte le pareti dell’ano per farlo allargare meglio…è bollente…stretto…Alberta si aggrappa al piano lavoro…il suo seno vibra, è caldo…io la tengo abbracciata a lungo, poi mentre inizio a chiavarla meglio la lascio e la prendo solo per i fianchi, Alberta si distende un po' in avanti, la inculo meglio così…tiro indietro il pisello e riaffondo dentro, e poi ancora, e ancora…e ancora…avanti e indietro, senza mai uscire del tutto…la sto scopando a pecora…la mia amica del cuore…Alberta geme forte, è eccitatissima, ora muove anche il culo per prenderlo meglio…ogni tanto si gira e mi guarda allibita…gli occhi spalancati dal dolore e dal godimento insieme…le spingo il cazzo dentro, tutto, sino in fondo agli intestini, aumento il ritmo…le strizzo i seni, i capezzoli…è bello scoparla, la mia amichetta!
    
    Mente la ...