1. Salcicce e fagioli


    Data: 13/11/2021, Categorie: Lesbo Autore: Adelina69, Fonte: EroticiRacconti

    ... minuto, è arrivato il mio momento.
    
    Mi alzo e vado ad inginocchiarmi di fronte a lei.
    
    Le infilo le mani sotto al caffetano, salgo lungo le cosce, lo sollevo, sotto lo so è nuda.
    
    Apre le gambe e appare la sua topolina, quel pelo riccio e rossiccio, fa capolino.
    
    Con le dita le scosto un pochino la fessura, è già tutta bagnata, sento le sue mani sulla mia nuca, accosto la bocca, con la punta della lingua le sfioro il grillettino.
    
    “te la lecco a sangue, ma voglio sapere cosa hai fatto a Dorotea”.
    
    “te lo racconto mentre lo fai”.
    
    Incollo la bocca, e scavo dentro con la lingua, mentre inizia a parlare.
    
    “Ci siamo viste dal fornaio, le avevo mandato un messaggio, poi mi ha detto del maiale, se volevo le salcicce”
    
    “Siamo entrate nel garage dove i rumeni hanno sistemato la carne, c’era un odore forte di macelleria, di frattaglie, per terra macchie di sangue, su di un tavolo un mucchio di salcicce fresche.”
    
    “Dorotea aveva la minigonna, si è appoggiata al tavolo, mi guardava, quell’odore ...
    ... mi ha dato un po’ alla testa, mi sono avvicinata, e le ho toccato le cosce, con la mano nel mezzo, lei me l’ha presa con una delle sue, e invece di toglierla da lì , se l’è schiacciata contro la patata.”
    
    “ Ho sentito che aveva i collant, senza mutande, se li è sfilati da una gamba, ha allargato le cosce, e l’ho leccata li’ sul tavolo, vicino alle salcicce, e al secchio con le frattaglie”.
    
    La sua voce si è fatta ansimante, mentre racconta, della sua amica, sento che tra non molto si lascerà andare all’orgasmo, le chiedo se l’ha fatta venire.
    
    “Si è venuta, ha anche gridato, poi voleva rifarlo a me, stava quasi per iniziare, mi ero già tolta le mutande, quando abbiamo sentito l’auto di Relu nel cortile, abbiamo dovuto smettere, mi sono lavata alla belle meglio nel bagno del garage, e sono corsa via con le salcicce”.
    
    Mentre me lo dice, mi stringe forte la testa con le mani, mi preme la bocca sulla vagina, la sento sussultare, gode l’orgasmo represso, quello che le avrebbe dovuto procurare Dorotea. 
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