1. La mia vita con lei – 5 – Vita di coppia con ostracismo


    Data: 13/11/2021, Categorie: Erotici Racconti Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Etero Incesti Autore: bruno55, Fonte: RaccontiMilu

    ... all’interno del suo corpo non avevano inficiato minimamente la sua bellezza; il seno continuava a starle su bene, e nonostante mangiassimo come buoi non prendeva neanche troppo peso, come anche io del resto; i capelli bianchi erano pochissimi e lei non si preoccupava neanche di nasconderli, le piaceva mostrare la sua maturità e la portava alla grande.
    
    Come era stato per nonna, anche questa volta è stato un SMS arrivato all’improvviso a dare un bruttissimo colpo alla mia felicità; il numero era quello di mio padre, ma non era lui a scrivermi: <<Riccardo, sono Amanda; tuo padre purtroppo non è in condizione di scriverti, sta troppo male ed è ricoverato al Policlinico Gemelli; scusa se ho guardato gli SMS che vi siete scambiati ma vedo che non ti ha mai detto che ha un tumore allo stomaco che purtroppo non si è potuto curare ed è in fase terminale; credimi mi dispiace da morire darti questa notizia e doverlo fare di nascosto, ma è stato proprio il signor Renato a chiedermi di farlo, vuole rivederti prima di …… scusa non riesco neanche a scriverlo; ti prego vieni da lui, ti aiuterò io a entrare se, come temo, tua madre e i tuoi fratelli vorranno cacciarti via. Ti aspetto>>.
    
    Mi sono sentito mancare e sono crollato sulla poltrona; Gabriella stava in cucina e sentito il rumore è corsa preoccupata da me; le ho fatto leggere il messaggio e mi sono lasciato andare sulla poltrona, con lei che mi ha subito abbracciato stretto mentre io piangevo come un bambino sulla sua spalla: ...
    ... “Dai vestiamoci e andiamo” “Amore vado da solo, non voglio che ti metti a discutere anche tu” “No non se ne parla; non ti lascio da solo, poi una volta li entrerai da Renato e io ti aspetterò fuori; andremo con la mia macchina”.
    
    Dopo un’ora e mezza siamo entrati sottobraccio nella sala d’aspetto del reparto e subito ho notato i miei fratelli con mia madre ed Amanda: “Mandateli via”, pur se me lo aspettavo sentire queste parole da mia madre mi ha fatto male, ma mi ha anche fatto incazzare da morire; mi sono fermato e ho detto a Gabriella di aspettare per poi dirigermi verso i miei fratelli che si erano alzati entrambi come per fare muro; è stato Roberto a parlare: “Non so come hai fatto a saperlo ma non importa. Hai sentito mamma! Non vi vogliamo qui andatevene via tutti e due” “Ascoltatemi bene cocchi di mammina” e con la coda dell’occhio ho visto mia madre sgranare gli occhi scandalizzata: “Vi do cinque secondi per levarvi dai coglioni e farmi passare; altrimenti vi giuro che stasera io starò in galera e voi due qui al pronto soccorso, ma ricoverati. CHIARO?” avevo fatto la sparata sperando nell’autorità del fratello maggiore, ma non avrei saputo veramente come fare se non si fossero mossi; per fortuna è intervenuta Amanda mettendosi in mezzo a noi: “CAZZO FINITELA!!! Sono stata io ad avvertire Riccardo, usando il cellulare del signor Renato, e l’ho fatto perchè è stato lui a chiedermelo; vuole vedere suo figlio e ne ha tutto il diritto, quindi fate quello che ha detto ...