1. Il mio maschio


    Data: 12/11/2021, Categorie: Trans Autore: porcupine, Fonte: Annunci69

    ... cazzo. La biondona l'aveva preso per metà e stava godendo da matti. Si capiva bene che le piaceva essere la puledra posseduta dallo stallone. Lui era il maschio e doveva dominare. Io avevo un membro duro come l'acciaio in mano e lo segavo lentamente con un piacere infinito.
    
    La coppia sullo schermo se la stavano godendo meravigliosamente. Lei era al settimo cielo con quell'affare duro e grosso dentro. Lui dettava i tempi della scopata. Io mi ero inginocchiato e avevo preso in bocca un cazzo di dimensioni riguardevoli. Nel buio capii che avevo a che fare con un pene grosso dalla cappella larga che succhiai a lungo. Il corpo era venoso non lunghissimo ma duro e particolarmente nodoso. Avrebbe provocato un godimento immenso a qualunque donna perché stuzzicava alla grande il clito.
    
    Il pompino fu magnifico. Lui pretese di dettare i tempi imponendomi la mano sulla nuca. Lo lasciai fare. Mi aggrappai alle sue cosce. Ricordo l'odore del cuoio della sua cintura e mi colpì la capacità di coordinare la spinta dell'anca nella mia bocca con la pressione della mano sulla mia nuca. Un modo per farmi prendere il cazzo in tutta la sua lunghezza. Arrivava sino in gola e sul naso avevo i peli pubici. Mi sentivo femmina. Venne copiosamente nella mia bocca ed io tenni per me il suo membro sino a raccogliere sino all'ultima stilla del suo seme.
    
    Qualche rivolo rimase sulle labbra. Era vischioso, denso, ma buono. Sapeva di maschio ed io da femmina qual'ero non potevo non apprezzare quel ...
    ... gusto forte di cuoio e di muschio. Lo raccolsi con la lingua ed assaporai.
    
    Da allora ci rivedemmo spesso e quell'angolo del cinema era il nostro posto fisso. Lui mi esplorò. Percepiva il mio intimo tutto femminile. Il reggicalze, il tanga, il reggiseno orlato.
    
    Mi diceva prima di lasciarci cosa voleva che indossassi la prossima volta che saremmo rivisti. Ed io ubbidivo.
    
    Erano pompini deliziosi che ricordo ancora adesso con piacere. A volte mi lasciava fare ed io mi divertivo a leccarlo, succhiarlo, tenerlo in bocca, strusciarmelo sul volto, pomparlo con ritmi diversi sino a farlo godere.
    
    - sei brava, meglio di un puttanella
    
    mi gratificava
    
    - pompinara magnifica, mia moglie non sa fare un cazzo. Tu si che sei una femmina!
    
    ed io pompavo con maggiore passione per ringraziarlo. Perché ci sentiamo dire ed affermare la nostra vera identità.
    
    Dal cinema alla macchina il passo fu breve.
    
    Cercavamo radure nei posti più nascosti. Abbassava il sedile si liberava dei jeans ed io mi tuffavo letteralmente sul suo cazzo. Mentre lo lavoravo lui mi esplorava. Voleva che indossassi una gonna perché così aveva facile accesso al mio buchino. E mentre lo lavoravo con la bocca lui mi violava con le dita. Così facendo mi faceva godere immensamente. Era bravo a sditalinarmi al ritmo della mia pompa. Fino riempirmi la bocca di sperma. Rimanevo con testa poggiata sul suo ventre e la sla cappella tra le labbra mentre il suo cazzo lentamente perdeva di potenza. Lo avevo lavorato bene ...