1. La prima volta di Elena – cap 1


    Data: 07/11/2021, Categorie: Erotici Racconti Racconti Erotici, Etero Tradimenti Autore: 1945, Fonte: RaccontiMilu

    ... mi evitavo sue pericolose avances.
    
    Per quanto mi riguardava gli permettevo di giocare con le mie nude tette e di infilare la mano sotto il vestito, ma sempre facendo restare la mano e le dita appoggiate da sopra le mutandine. Poteva toccare e spingere attraverso il tessuto, ma non poteva entrare in vivo contatto con la mia passerina.
    
    Ciò mi dava molto calore ed un piacere che veniva completato da me a casa quando, nel mio lettino, mi facevo dei furiosi, goduriosi, ditalini.
    
    La Cinquecento, non potendoci permettere altro, era la nostra casa; il luogo dove ci chiudevamo per parlare delle nostre cose, del futuro, per baciarci abbracciarci e sentire i nostri corpi vicini.
    
    Non era comoda, ma reclinando i sedili, sempre vestiti, potevamo stare quasi distesi vicini come a stare nel letto di una stanza con ampie vetrate che ti permettono di vedere cosa accade intorno.
    
    La mia vita sociale era anche cambiata. Frequentavamo anche altre coppie, alcune più grandi di noi, andando a mangiare e a ballare insieme. Ero considerata come un’adulta e facevo parte del gruppo delle fidanzate/ ammogliate.
    
    Ad agosto, anche se maggiorenne, non mi venne concesso di andare in vacanza con il mio fidanzato ed andai in vacanza a Riccione con i miei genitori e la mia sorellina per quella che sarebbe stata l’ultima vacanza con loro. L’ultimo anno mi aveva trasformato definitivamente, ero ormai una donna. La mia altezza si era stabilizzata, avevo una seconda abbondante di seno ed il mio ...
    ... sedere era tondo e sporgente. Notavo che spesso ero oggetto di sguardi furtivi di ragazzi grandi e di uomini.
    
    Curavo la mia persona ed il mio abbigliamento e, non che fossi la sola, anche le mie amiche erano cresciute in tutti i sensi come me Ciò piaceva a noi e di sicuro anche ai ragazzi che ragazzi non erano più
    
    Ritrovai le vecchie amiche e i vecchi amici. Anche per molti loro, quelli della mia età, sarebbe stato l’ultimo anno a Riccione. Alcuni già fantasticavano su cosa avrebbero fatto l’anno prossimo con gli amici/amiche o con le rispettive/i fidanzati/e.
    
    Giulio ed io avevamo deciso che saremmo andati in Jugoslavia in quella zona che oggi si chiama Croazia.
    
    I primi giorni con le mie ritrovate amiche furono dedicati, tra un bagno e crogiolate al sole, a raccontarci di cosa avevamo fatto quell’anno ed in particolare dei nostri fidanzati.
    
    Intanto man mano arrivarono a Riccione quasi tutti quelli della compagnia; ormai avevamo superato i diciotto anni, che erano la frontiera superata della nostra adolescenza, ed avevamo finalmente un po’ di libertà in più.
    
    Nei successivi giorni mi accorsi che ad ogni nuovo grido di giubilo, per un nuovo arrivo, sollevavo il capo nella speranza fosse Antonio.
    
    Quasi una settimana era trascorsa dal mio arrivo e di Antonio nessuna traccia. Celando indifferenza riuscii a chiedere ad un ragazzo, che lo frequentava spesso, che fine avesse fatto. Mi disse che era lì in vacanza, ma che frequentava un altro gruppo dall’altra parte ...
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