1. Sesso con la mia professoressa in gita


    Data: 06/11/2021, Categorie: Erotici Racconti Racconti Erotici, Lesbo Autore: giorgina13, Fonte: RaccontiMilu

    Era un giorno tranquillo, uguale a tutti gli altri, un grigio giorno di scuola che, chiunque, una volta entrato in quelle quattro mura anonime, vorrebbe che giungesse al termine il prima possibile. Valentina aveva inoltre pochi incentivi per entrare in classe. Era una ragazza per lo più solitaria e cercava ogni pretesto pernon entrare in quell’Inferno. Tuttavia, anche quel giorno come molti altri, una volta scesa dallo scooter ed aver rivolto uno sguardo alla parte retrostante della scuola, forse ancora più brutta di quella anteriore, fece un respiro profondo e si fece travolgere dalla solita massa mattutina di persone affaccendate, chi a chiacchierare vicino al bar, chi vicino le classi dei propri amici e chi, ancora, a ripetere, disperato e sconvolto in viso, qualche ultima cosa per accaparrarsi almeno una sufficienza all’interrogazione dell’ora successiva.
    
    Una volta entrata nell’ aula, un luogo piccolo e perennemente dal cattivo odore, lasciò lo zaino sul suo banco, che fortunatamente era alle prime file, e diede un bacio sulla guancia al suo unico vero amico, Giuseppe.
    
    “Chi abbiamo alla prima ora?’ domandò a Giuseppe, non essendo ancora in grado di memorizzare l’orario settimanale, nonostante fossero passati già quattro interminabili mesi dall’inizio dell’anno. ‘Fisica, poi storia, inglese, italiano e, infine, scienze’.
    
    Ma la sua attenzione si era soffermata sulla parola inglese. L’inglese era senza dubbio la sua materia preferita, ma il vero motivo per cui le ...
    ... si formò un sorriso sulle labbra era un altro: la sua professoressa, M. M era una vera e propria donna, elegante, sempre vestita bene, tutto firmato, capelli biondi e sempre tutta sulle sue. Non era eccessivamente magra, ma aveva le giuste forme e curvature sia di seno che di fianchi. Era temuta da tutti perché molto irascibile e quando qualcuno le faceva perdere tempo o la stressava, gli urlava contro facendogli veramente paura. Ma Valentina era l’unica con cui M avesse complicità e che la capiva, spesso anche calmandola.
    
    Era successa, però, una cosa qualche giorno prima, che aveva fatto nascere in Valentina degli strani pensieri riguardo M. Erano entrambe in classe alla fine dell’ora dove non c’era quasi nessuno a causa dell’interrogazione di scienze, e Valentina si era spostata di fronte la cattedra, per poter stare più vicina a lei, quando, abbassato lo sguardo sulla sua maglietta, aveva notato una scollatura enorme, con i suoi due seni ben generosi che sembravano quasi litigare tra loro per farsi spazio tra la scollatura.
    
    Immediatamente, i loro sguardi si erano, come sempre, incrociati e Valentina, per non mettere in evidenza il suo stupore, che si stava manifestando con le solite vampate rosse su tutto il volto, finse di scrivere.
    
    Quella scena le era rimasta in testa tutto il giorno e anche quello dopo e quello dopo ancora, tant’è che non seguiva più nessun’altra spiegazione perché nei suoi occhi e nella sua mente, c’era solo lei, con il suo bel seno che metteva ...
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