1. L'inutilità di concordare delle regole con una troia così! (parte seconda)


    Data: 29/10/2021, Categorie: Tradimenti Autore: La zoccola e il cornuto, Fonte: EroticiRacconti

    ... come ho trattato la tua donna?”
    
    Però la foto dice altro. Anche la zoccola (con il cazzo in bocca) ha lo sguardo verso obiettivo (o verso me?) e quello sguardo pare avere lo stesso significato dello sguardo del porco!
    
    Poi un altro dettaglio. La troia impugna l’uccellone. La cappella in bocca. Lo sguardo verso di me e mani che stringono la base dell’uccello.
    
    Ma indice e mignolo non sono chiusi. Sono tesi. Viste così possono apparire delle corna esibite.
    
    Quando lo feci notare alla zoccola disse che era un caso. Che era più comoda ad impugnare così il maestoso uccello. All’epoca le credetti, ora, con quelle che so. Sono meno certo.
    
    Forse mi sono fermato troppo su questa monta ma, a mio avviso, ne valeva la pena.
    
    Eravamo al tema di non scopare in casa propria. Nel “nido d’amore” come lo definì la puttana i primissimi tempi.
    
    Siamo all’ultima regola. Quella che le chiesi io.
    
    Per me era la più importante in assoluto ma non essendo un fatto specifico ma un atteggiamento era quasi impossibile da dettagliare.
    
    Iniziai col dire che le dissi che non avrei tollerato essere definito cornuto. Da nessuno. Né dai toro, né tantomeno da lei! E la vacca disse: “Ma certo amore! Tu sei un complice! Il mio complice! Il mio porco!”.
    
    Poi non potevo che dare indicazioni generali e l’indicazione generale era quella di non mettermi mai in difficoltà. Soprattutto con i tori.
    
    La zoccola parve capire il concetto. Parve. Come andò?
    
    Il più eclatante era già accaduta in mia ...
    ... assenza quando si fece volutamente e astutamente rompere il culo in un motel. Ma quello è un episodio molto grosso che merita un racconto a parte.
    
    Almeno in quel caso ero assente. Devo dire che i primissimi segnali li ebbi immediatamente. Quando la troia uscì da sola (per la prima volta) con un gruppo di quattro porci.
    
    Venne ospitata a casa di uno di questi una sera ma (diversamente da quando le ruppero il culo in cui fece tutto lei) ero stato io a organizzare e fare da tramite in ogni dettaglio. Almeno finché la troia non salì in auto e (come da sua richiesta) trovò uno alla guida e un altro nel sedile posteriore già con il cazzo pronto a soddisfare (nel frattempo che andavano a destinazione) la sua voglia di pompino.
    
    A casa la aspettavano altri due che (sempre su sua richiesta) la accolsero nel corridoio mettendosi tutti e quattro in circolo.
    
    Una volta spogliata andarono in camera e ci fu la monta.
    
    Io ero d’accordo con la troia che la avrei chiamata, confidando di sentirla mentre scopava, ma un malefico e anziano vicino di casa mi aveva fatto attardare di oltre un’ora di quello che avrei desiderato.
    
    Sta di fatto quando la chiamai era in pausa. I porci (dopo il primo tempo) avevano preparato del vino e alcuni pasticcini in attesa di ricominciare. Solo allora avvennero le presentazioni. Prima di quel momento la troia aveva scopato con quattro porci di cui non sapeva nemmeno dare un nome al loro volto.
    
    Durante la pausa le diedero un accappatoio per coprirsi ...