1. Senza far rumore


    Data: 19/05/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Il tempo nuvoloso e l’abbassamento inatteso della temperatura avevano fatto in simbiosi in modo che cominciasse a nevicare, per il fatto che al momento la situazione stava peggiorando. Giovanni imprecava abbondantemente, inveendo rabbiosamente verso sé stesso per aver deciso di transitare attraverso quel passo alpino di montagna impervio e peraltro malagevole. Mancava poco più d’un chilometro per raggiungere la cima, malgrado ciò la visibilità era pressoché nulla e la neve cominciava a far scivolare le quattro ruote motrici della sua autovettura. Lui era fiducioso, ottimista e tranquillo a bordo della sua macchina e per questo motivo pur sentendo le previsioni sfavorevoli era partito ugualmente, così nel momento in cui pensava quest’aspetto si rese ben presto conto che qualche altro scellerato conducente aveva brillantemente rischiato osando come lui: un’altra automobile era infatti ferma al fianco della strada e il suo primo pensiero fu quello di lanciare istintivamente un insulto:
    
    ‘Questo qua &egrave un ottuso e lento a capire, in caso contrario ha veramente dei seri e profondi problemi’.
    
    Lui s’apprestava per sorpassare quell’autovettura e in quell’istante vide i suoi sfavillanti occhi, sì, perché anche Floriana per l’occasione aveva deciso di percorrere quel passo montano pur rendendosi conto dell’insidia e del rischio ricorrente, però azzardandosi in quell’impresa, per il fatto che aveva un’urgenza d’ultimare alla svelta un contratto rilevante di lavoro per la ...
    ... sua futura carriera. Lei era partita da Arezzo nel tardo pomeriggio e per guadagnare ragionevolmente tempo aveva avuto l’insensata idea d’accorciare la strada salendo su per quel varco a tratti innevato, tuttavia al presente si trovava ferma con l’automobile in panne, in compagnia tra l’altro d’un freddo intenso e pungente che la stava seriosamente attanagliando. Floriana era terrorizzata, si sentiva disperata, il cellulare era diventato repentinamente inservibile per l’assenza d’un adeguato segnale sotto quella tormenta di neve. Quando vide i fari d’una macchina avvicinarsi tentò d’aprire la portiera e con grande costernazione s’accorse rapidamente che la neve aveva bloccato tutto, allora pregò con tutto il cuore che il conducente dell’auto avvicinandosi guardasse verso la sua direzione. Giovanni vide il terrore stampato in quegli occhi così belli e si fermò lestamente: fare il buon samaritano non faceva in effetti parte del suo carattere, eppure in quell’istante sentiva che era la cosa retta da compiere, percorse i pochi metri rendendosi subito conto che il tempo peggiorava e che bisognava agire in fretta:
    
    ‘Posso aiutarla?’. La domanda in quel frangente poteva apparire superflua e vana, lo fece solamente per farle sentire una voce incoraggiante e rassicurante.
    
    ‘La prego, sono bloccata e sto morendo dal freddo, mi aiuti, non funziona più niente in questa maledetta macchina, non c’&egrave linea neppure per il telefono’.
    
    Giovanni spalò in fretta la neve liberando ...
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