1. L'insospettabile cognatina


    Data: 26/10/2021, Categorie: Tradimenti Autore: steno7420, Fonte: Annunci69

    ... la cosa mi faceva letteralmente andare in visibilio.
    
    Ero prossimo all’orgasmo e vedevo che lei sussultava con due dita dentro la fica e con l'altra mano si tormentava un capezzolo.
    
    Di colpo le presi la mano che teneva in mezzo alle cosce e me la portai sulle labbra, leccandole le dita umide di umori.
    
    “Il tuo odore mi sta facendo impazzire, il tuo sapore è divino! Vorrei toccarti un po, io… ”
    
    Lei mi fissò senza rispondermi. Prese la mia mano e l’appoggiò al suo ventre.
    
    Iniziai a far scivolare la mano verso la sua fica, godendo del tatto con la sua peluria liscia e dolcemente sottile, e scesi con esasperante lentezza.
    
    Lei iniziò a sospirare, quando le mie dita raggiunsero le sue labbra calde e bagnatissime.
    
    Cominciai ad accarezzarla con più energia e ad infilarle un dito dentro, mentre mi avvicinavo a lei con il mio corpo.
    
    Ero in preda ad una specie di raptus! Non mi rendevo più conto di quello che stava succedendo.
    
    Vedevo solo lei, il suo corpo nudo e vibrante, sentivo il suo calore e il suo odore di femmina e tutto questo mi faceva impazzire!
    
    Avvicinai le mia labbra al suo capezzolo e lo leccai, giocando con la lingua sull’areola e su tutta la superficie di quel seno grande abbastanza da riempire la mia mano.
    
    Sentivo che stava per esplodere, il suo corpo sussultava sottoposto ai miei giochini, e nel momento in cui sentii che arrivava, accostai le mie labbra alle sue e la baciai con passione e voluttà!
    
    Lei ricambiò con altrettanta passione ...
    ... quel bacio, stringendomi, e prendendo il mio cazzo durissimo tra le mani e mi masturbò decisa nel frattempo ci baciavamo come se, assetati e in quel momento il contatto delle nostre lingue, e delle nostre mani sul sesso dell’altro, pareva farci toccare il paradiso.
    
    Ad un certo punto capii che non mi bastava più baciarla in bocca, volevo assaggiare il suo dolce nettare, l’umore che copioso stava allagando le mie mani e che si riversava sulla pelle, nell’incavo del suo pube e allontanandomi dalle sue labbra, scivolai con la testa tra le sue cosce calde, odorose, ed umide di voglia.
    
    Le leccai con frenesia, come se fosse la cosa più naturale del mondo, le infilai la lingua tra le labbra, sul clitoride, nell’attaccatura delle cosce, finendo sull’ano e in mezzo ai glutei.
    
    La stavo facendo gridare per il trattamento a cui la sottoponevo!
    
    Mi avevano sempre detto che ero un abile linguista, ma quella volta penso proprio di aver dato il massimo!
    
    Ero come impazzito, leccavo senza ritegno e senza fermarmi un attimo!
    
    Lei d’altro canto era sconvolta, la sua testa si voltava a destra e sinistra, senza controllo, e i suoi denti mordevano la pelle del suo braccio, per aumentare il piacere.
    
    Tutto ciò ad un certo punto la portò a volere di più, e in maniera simmetrica alla mia, portò la sua bocca sul mio cazzo turgido e paonazzo, iniziando un pompino che mi strappò gemiti di piacere assoluto.
    
    La sua lingua scivolava calda sul mio glande e su tutta la lunghezza del bastone ...