1. La mia esperienza con una coppia cuckold - capitolo 28


    Data: 26/10/2021, Categorie: Tradimenti Autore: jojojos, Fonte: Annunci69

    ... pomeriggio al parco mentre correvo, vuole parlarmi, finalmente chiarirò le cose con lei.”;
    
    - “Capisco, buona scopata allora, voglio tutti i dettagli poi, mi raccomando…”;
    
    - “Ma quale scopata, mi sa che litigheremo invece.”;
    
    - “Mi raccomando cambia le lenzuola prima di mercoledì sera e non fartelo consumare…”;
    
    - “Che stupida che sei.”;
    
    - “Vedrai se non si farà scopare, apprezzo che tu me lo abbia detto, spero che sarai sincero fino in fondo, ricorda però che non ti farò nessuna scenata, sei libero di scopartela senza temere…”;
    
    - “Tranquilla, ti racconterò tutto, qualunque cosa accada e tu cosa farai stasera?”;
    
    - “Devo andare ad una cena con Paolo, una di quelle noiosissime serate con dei suoi clienti, gente pallosa, ci fossi almeno tu a casa ad aspettarmi…”;
    
    - “Dai consolati, mercoledì sera saremo di nuovo insieme.”;
    
    - “Non vedo l’ora piccolo, adesso vai che è tardi e buona serata, scopatela come tu sai fare mi raccomando…”;
    
    - “Ok, vedrò di fare il mio dovere allora, a domani.”.
    
    Mi lavai in fretta senza riuscire però a cenare, avrei preso qualcosa con Roberta, arrivai sotto casa sua in perfetto orario, era già in strada ad aspettarmi, straordinariamente bella e sensuale, indossava un abitino nero cortissimo, una generosa scollatura lasciava intravvedere i suoi meravigliosi seni, piccoli rispetto a quelli di Simona, ma altrettanto eccitanti, i capelli lunghi sciolti sulle spalle ed un paio di sandali aperti altissimi, parcheggiai l’auto ...
    ... davanti a lei dal lato passeggero, aprì la porta e mi sorrise.
    
    - “Puntuale come un orologio svizzero.”.
    
    Si piegò per salire, notai che non indossava il reggiseno, le sue meravigliose tettine si paravano davanti ai miei occhi.
    
    - “Ma quest’auto è nuova?”;
    
    - “E’ di Simona, è andata via in treno per lavoro e me l’ha lasciata.”;
    
    - “Che gentile, allora dove andiamo?”;
    
    - “Dove vuoi, al bar non ti va?”;
    
    - “No, vorrei un posto tranquillo dove poter parlare senza orecchie indiscrete, che ne dici del parco dove ci siamo incontrati stamattina?”;
    
    - “Ok, se non ti dispiace però passiamo a prenderci un panino da qualche parte, non ho ancora cenato stasera.”.
    
    Ci fermammo in un chiosco vicino al parco, non aveva cenato nemmeno lei e ci comprammo due panini per poi accomodarci su una panchina, il posto era illuminato da alcuni lampioni ed era poco frequentato la sera, Roberta era serena in viso ma i suoi occhi avevano sempre quel non so che di triste, sospirò e disse:
    
    - “Che bella serata stasera, guarda che cielo stellato, non trovi sia molto romantico?”;
    
    - “Una serata magnifica davvero, allora cosa mi dici, in ferie ti sei divertita?”;
    
    - “Non molto ad essere sincera, Patrizia ci ha provato ma è un periodo brutto per me questo…”;
    
    - “Mi dispiace, spero di non essere io il tuo problema.”;
    
    - “Non è colpa tua, la colpa è solo la mia, sono triste per com’è finita la nostra storia, ci credevo ma non ho saputo difenderla come avrei dovuto, non me la posso prendere ...
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