1. Sara l’autostoppista


    Data: 24/10/2021, Categorie: Erotici Racconti Racconti Erotici, Sensazioni Autore: IL_DON, Fonte: RaccontiMilu

    Mi presento: ho 34 anni, sono, come si dice, single, sono in ottima forma, vado a correre tutti i giorni almeno 8/10km e faccio il prete. Ah, dimenticavo, ho un cazzo da 21 cm e prestazioni che farebbero invidia a molti attori porno. Come sia finito a fare il parroco, non sono ancora riuscito a capirlo, ma cose stupide se ne fanno nella vita, nasci e cresci in un paesino in mezzo al nulla, entri in seminario per fare contenti i genitori e tutti i familiari che per due decenni ti hanno programmato per quella vita e, quando scopri che proprio non fa per te, ti trovi incastrato e non sai come uscirne, esattamente come molti sposati che incontro o gente che fa un lavoro che odia ma al quale non sa trovare alternative. In ogni caso cominciai a fare il mio dovere di pastore di anime, prima affiancando il vecchio parroco, poi prendendo la gestione di tutto, cercando, nonostante tutto di fare il mio dovere al meglio. Circa 6 anni fa stavo attraversando un paesino, diretto in città, mentre supero una pensilina degli autobus vedo una ragazza che fa l’autostop, probabilmente aveva perso il bus e doveva rientrare, senza pensare misi la freccia ed accostai. Salì in un attimo e io mi rimisi in viaggio. “Grazie per il passaggio, faceva caldo e non ne potevo più, poi ho appena fatto un pompino a un tipo” Rimasi di sasso, cercai di guardarla con attenzione, zainetto, jeans, t-shirt, sui 24-25, capelli scuri, sembrava una delle tante ragazze che si incontrano, né bella né brutta, ...
    ... normalissima. Mi chiesi come potesse una così parlare in quella maniera. “Ah!” fu tutto quello che riuscii a dire. “E chi era, il tuo ragazzo?” Buttai là. “No, che ne so, è da stamattina, che sono in giro, ma ho fatto solo seghe, questo era il primo cazzo in bocca della giornata. Ah, ciao, sono Sara” E mi porse la mano. “Ciao, io sono Gianni” risposi d’istinto. “Grazie per il tiro, non si fermava nessuno. Non mi piace essere in debito. Sei sposato?” Ero in assoluto borghese, dietro avevo due borse con degli attrezzi, potevo essere chiunque. “No, non sono sposato (tecnicamente era vero) e nemmeno fidanzato” “Ho il treno tra un po’, e ce la facciamo, ti va se ti faccio una pompa? in cambio del passaggio.” Non so cosa mi prese. “Ok, ma a te va di farmela?” “Scemo!, se non volessi mica te la proponevo, dai, cerca un posto buono, lì va bene” Indicò una stradina di campagna, nessuno avrebbe fatto caso ad una utilitaria che andava verso dei campi. Appena fermi in un punto nascosto lei aprì la portiera e scese, io feci lo stesso, dopo avere tolto la chiave. Mi misi con la schiena appoggiata all’auto, avevo le gambe che mi tremavano e non credevo a ciò che stava avvenendo. Me la trovai davanti, mi passò un poco di volte la mano sul pacco, già quello, sotto i pantaloni il cazzo divenne duro, lo sentivo che premeva. Più velocemente di quanto lo potessi fare io mi aprì la cintura e i pantaloni, e li tirò giù assieme alle mutande. Lei si trovò la nerchia davanti al viso. “Cristo!, ma è tuo ...
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