1. Un w.e intenso


    Data: 23/10/2021, Categorie: Etero Autore: Eva.me, Fonte: EroticiRacconti

    ... invidiabile ma il so viso è spigoloso. Lui… beh… cavolo! Potrebbe fare il testimonial per una palestra! Il mio romanzo è subito dimenticato! Dietro gli occhiali da sole lo osservo. Un viso aperto, la mascella squadrata, capelli corti biondi, un accenno di barba. Le spalle larghe, i pettorali ben definiti, l’addome piatto! Non è esageratamente muscoloso! Il troppo stroppia anche in quello. È fantasticamente armonico! Poi lo sguardo scende e… la natura è stata davvero generosa e li non c’entra la palestra! Si, parlo del suo sesso! Per nulla eretto ha dimensioni davvero ragguardevoli. Non riesco a distogliere lo sguardo. In un attimo immagino come sarebbe se fosse in erezione e senza volerlo stringo le gambe. Una miriade di immagini affollano la mia mente ed in tutte io sono la protagonista, impegnata a scoprire le potenzialità di quel… cazzo Eva basta! Torno al libro, ma dopo aver riletto per più volte le stesse tre righe senza veramente capirne il contenuto.. torno a guardare l’oggetto del desiderio. I miei capezzoli si sono svegliati, li sento fremere. Sono eccitata! Roberta si è svegliata ed io ne approfitto per gettarmi in mare, con l’intento di ritrovare il controllo del mio corpo. Nuoto per un po’, dimenticandomi di tutto e tutti. Quando guardò verso Roberta vedo che sta parlando con la coppia. Torno verso di loro. Roberta mi presenta. Stanno parlando in tedesco ed io non ci capisco nulla. Il ragazzo se ne rende conto e passa all’inglese. Decisamente meglio. Loro sono ...
    ... austriaci e si fermeranno una settimana. Vedo che Roberta è più interessata a Carin. Io converso con Peter e ancora il mio sguardo a tratti scende sul suo pene.
    
    Il tempo passa e la coppia si accomiata per andare a fare un po’ di spesa. Roberta mi dice di essere attratta da Carin, che le piacerebbe provarci ma che non ha capito se la cosa le interesserebbe. Io le suggerisco di provare a sondare il terreno. Sia io sia Roberta siamo bisex e tra di noi non è mai successo nulla. Siamo amiche da sempre e questo ci è sempre bastato. Io invece penso a come sarebbe con Peter ma non lo dico a Roberta. Decidiamo di tornare alla mobil home ed ecco che vediamo che in quella vicina ci sono loro. Un segno? Ci sorridono e salutano. Stanno preparando la cena e ci invitano sulla loro veranda. Per me è un po’ presto ma non si può certo rifiutare un così gentile invito. Siamo tutti più rilassati. La conversazione, nonostante le barriere linguistiche è divertente. Ad un tratto mi accorgo che Carin ha posato una mano sulla coscia di Roberta e la accarezza delicatamente. Roberta mi sa che ci aveva visto giusto! Peter non può non aver visto ma sembra non curarsene. Ancora chiacchiere ma ora nell’aria c’è qualcosa di diverso, ad un tratto Carin si alza, porge la mano a Roberta e assieme entrano nella mobil home. Non credo siano andate a lavare i piatti! Guardo Peter e lo vedo sorridere. Lo vedo avvicinarsi e sento le sue labbra posarsi sulla mia spalla. Mi ritraggo e lui si scusa. Non capisco perché ...