1. La Ela (ep. 3)


    Data: 23/10/2021, Categorie: Tradimenti Autore: Heroindio, Fonte: EroticiRacconti

    Giovedì c’era la pausa prima dei colloqui. Anche io, come aveva fatto la Ela col marito, avevo detto a Corinna che sarei stato impegnato a scuola fino all'una e mezza.
    
    Il Motel si trovava a tre kilometri dal liceo. La Ela ha parcheggiato davanti a un centro commerciale nei paraggi. L’ho caricata in macchina e l'ho baciata sulla guancia. Vestiva elegante e portava con sé una borsa a tracolla che era più grande del solito. Ero eccitato e stavo per venire nei boxer.
    
    Mentre guidavo, ho spostato la mano dalla leva del cambio alla coscia e gliel'ho accarezzata. Quando mi sono avvicinato alla figa, lei ha aperto le gambe. Non gliel'ho toccata, mi sono limitato a sfregare il dito intorno. I pantaloni erano bagnati e sentivo che aveva il respiro lungo. Mi sono girato verso di lei per baciarla. Mi guardava ed era agitata.
    
    -Non fare stronzate- mi ha detto sottovoce -Guarda la strada-
    
    Siamo arrivati al motel, abbiamo pagato la doppia. Siamo entrati in camera e lei ha tolto fuori dalla borsa una bottiglia di vodka alla fragola e due bicchieri da freezer.
    
    Ho pensato che con l’alcool in circolo sarei durato di più.
    
    -Beviamo e spogliamoci- mi ha detto.
    
    Le ho chiesto di non togliersi i calzini perché lo avrei fatto io.
    
    Ci siamo scolati due bicchieri a testa, ci siamo svestiti e l’ho abbracciata. Ho annusato nella piega di pelle sotto le tette. C'era un po’ di sudore. L'ho leccato. Poi l'ho presa in braccio e l'ho stesa sul letto. Ho riempito ancora i bicchierini e ...
    ... ce li siamo ingollati. Mi sono inginocchiato ai suoi piedi, le ho alzato le gambe e ho posato il naso e le guance sui calzini. Erano ancora umidi nonostante ci fossimo tolte le scarpe da un po’ di minuti. Li ho sfilati via. Ho cominciato a lustrarle la pianta dei piedi con la lingua. Erano calde e salate. Lei rideva gemendo. Si è alzata col busto verso di me ed ha preso il mio viso fra le mani chiedendomi di scoparla. Le ho detto di aspettare un attimo e mi sono piegato a slinguare la figa.
    
    La Ela si contorceva. Ho visto che il clitoride era in erezione. Gliel’ho succhiato. Poi mi sono messo a leccarla di nuovo sotto le tette. Si è chinata verso di me e mi ha sussurrato qualcosa.
    
    Ha alzato il bacino e ha cominciato a spingerlo e sfregarlo sulla pancia. Mi sono tirato su e le ho passato la lingua sul collo. L'ho accarezzata sulla guancia e sull'altra l'ho baciucchiata. Poi l'ho pregata che mi sputasse sulla mano. Quando la saliva, che mi stava vomitando sul palmo, mi è sembrata abbastanza, me la sono spalmata sulla cappella del cazzo e gliel'ho ficcato. Mentre lo spingevo dentro, la vagina scorreggiava. Le ho alzato le braccia e mi sono piegato di lato per leccarle le ascelle. Il sapore era aspro e avevano un odore di cipolla.
    
    -Me le sono rasate ieri sera e stamattina non le ho lavate- mi ha detto. Mi sono eccitato. L'ho tirato fuori e le sono venuto sulla pancia mentre premevo col muso sulla sua guancia.
    
    Poi l'ho guardata, di profilo mi sembrava una befana.
    
    Ho ...
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