1. Io sono Sabrina, docente e mignotta


    Data: 22/10/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: vecchiobambino, Fonte: EroticiRacconti

    Quello studente non mi usciva dalla testa……..ogni volta che facevo lezione era lì sempre in prima fila, non capivo se seguiva la lezione o no, ma so solo che mi guardava, mi fissava continuamente, sembrava perso in chissà quali pensieri…….mi sembrava mi spogliasse con gli occhi, che esplorasse il mio corpo con lo sguardo…….sentivo che i suoi occhi mi toccavano, mi frugavano, mi spogliavano ed io mi eccitavo al pensiero…….spiegavo la mia materia scientifica cercando di non confondermi mentre provavo un brivido di piacere all’idea. Mi vergognavo come una matta quando mi rendevo conto che la fica mi gocciolava al pensiero di essere sfiorata da lui….cosa mi prendeva? Avevo un compagno che mi amava, che non mi faceva mancare le sue attenzioni……e allora? Non me lo spiegavo ma quel giovane in quell’aula dell’università mi sconvolgeva. A volte mi era capitato di essere preoccupata che si vedesse la mia eccitazione, che potessi macchiare i pantaloni in mezzo alle gambe da tanto che mi ero infradiciata le mutandine……..una volta appena terminata la lezione ero corsa in bagno a controllare, avevo tirato giù gli slip e avevo visto delle macchie bianche e viscide galleggiare dentro tranquillamente pronte a passare all’esterno…….mi ero toccata per controllare se davvero potessi essere così bagnata ed ero veramente un lago. In quel momento pensai a lui….al suo cazzo che desideravo……e continuavo a toccarmi, sempre con più furia, e caddi seduta sulla tazza del cesso masturbandomi come ...
    ... un’ossessa, mordendomi le labbra a sangue per non urlare durante l’orgasmo pensando che ero nel bagno dell’istituto, dove gli altri docenti potevano entrare. La mano che me lo aveva procurato era intrisa dei miei umori e mi leccai le dita immaginando che fosse la sua sborra………ero diventata così porca? Pronta a fare la zoccola?
    
    Da quel giorno misi la gonna per evitare di bagnare i pantaloni, ma era peggio perché quando scrivevo alla lavagna la curva delle natiche veniva messa più in evidenza ed oltre al suo sentivo gli sguardi di tutti gli altri studenti posati sul mio culo.
    
    Il cuore mi batteva forte in petto e questo mi faceva sollevare di più il seno…….la mia terza abbondante calamitava gli sguardi sulla mia camicetta e allora presi l’abitudine a tenere la giacca o un maglione per coprirmi un pò, anche se era primavera avanzata e il caldo cominciava a farsi sentire………la situazione era veramente imbarazzante. I miei studenti erano tutti poco più che ventenni e io avevo più del doppio dei loro anni, ma a quanto dicono ero bella, curve mozzafiato, non alta, ma nemmeno bassa, culetto sodo a mandolino, capelli biondi abbastanza lunghi ma raccolti sulla testa, seni scolpiti e non cadenti…….insomma un bel bocconcino di milf per loro e non volevo scadere al ruolo della prof che se la fa con gli alunni, ma per lui devo confessare che avevo perso la testa………era desiderio carnale puro, non amore…….
    
    Un giorno che ero a preparare delle lezioni nell’ufficio dell’istituto sentii ...
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