Questo sarà il nostro segreto
Data: 21/10/2021,
Categorie:
Incesti
Autore: Juan Alberto, Fonte: EroticiRacconti
Mamma ha avuto me a sedici anni, mi ha allattato fino ai miei primi tre anni, sempre ci siamo fatto il bagno insieme
da quando ho uso di memoria, la ricordo nuda vicino a me dentro la vasca o sotto la doccia, lei insaponava me ed io
cercavo di fare lo stesso a lei, sono stato sempre orgoglioso dalla bellezza di mamma, ma dopo i dodici anni ho cominciato
a sentire cose diverse, quando toccavo le sue grosse tette che mi nutrirono, ora avevo delle erezioni inspiegabili, mamma
all’inizio rideva e non dava importanza a queste mie reazioni, ma io ero turbato e non capivo cos’era l’attrazione sessuale,
lei era la mamma non potevo reagire col cazzo in erezione ogni volta che la vedevo nuda.
A quattordici anni, mamma mi vedeva che avevo vergogna e turbamento, quindi decise che il bagno l’avremmo fatto d’ora in poi
non più insieme, ma io continuavo a vedere lei con le sue curve e le sue forme, come se fosse nuda, sentivo la mancanza della
sua vicinanza ed il suo contatto, le notti mi segavo con la sua immagine nella mia testa, sapevo che non era corretto il avere
questi pensieri, era una perversione, ma era più forte di me, all’inizio lottavo per scapare da questi sentimenti, ma sentivo
che non era giusto.
A diciassette anni, non mi facevo più tanti problemi, avevo la mia ragazza e chiavavo con lei pure, comunque ho scelto lei perché
somigliava molto alla mia mamma, e tante volte mi sembrava di chiavare lei. L’altro problemino era che mi risultava ...
... praticamente
impossibile sopportare che lei vedesse a qualsiasi altro uomo, ero geloso di lei, io soffrivo e facevo soffrire anche a lei.
A vent’anni, avevo fatto già il militare, sono stato lontano da lei per un sacco di tempo, ma quando tornai, tornai pure la mia pazzia,
quell’attrazione verso di lei, mi fece un casino enorme quando scoprii che mi sparavo delle seghe con la sua biancheria intima, minaccio
con cacciarmi via.
A venti cinque anni, sono stato contagiato dal COVID-19, mamma pensava che morissi da un momento all’altro, ma i dottori mi dissero
che ero asintomatico o quasi perché avevo solo un po’ di febbre e dolore fisico al mio corpo, mamma stava sempre vicino prendendosi
cura di me, mi pareva di essere tornato indietro nel tempo, fortunatamente con l’uso permanente di tapa bocca e disinfezione continua
tanto della mia stanza come delle cose che adoperavo, la mamma è stata risparmiata dal virus.
La pandemia ci aveva fatto avvicinare, ma la mia perversione rimaneva intatta, quando allentarono il lock-down, incominciai a fare il
bravo e collaborare con tutto ciò che fosse necessario per tenerla contenta, la portavo a passeggiare, a mangiare, al cinema, sapevo
quel che le piaceva e l’accontentavo in tutto, sottilmente la corteggiavo, facevo dei complimenti ai suoi capelli, commentavo quanto
si vedeva bella con questo o quel vestito, come la sua camicetta risaltava la bellezza del suo seno, insomma, la facevo sentire
intelligente, ...