1. Evil laudomia #002


    Data: 21/10/2021, Categorie: Etero Autore: zortonaldo, Fonte: Annunci69

    il significato del nome "Laudomia": colei che domina il mondo.
    
    Laudomia azionò lo sciacquone e, meditabonda, osservò il mulinello d’acqua che trascinava i suoi scarti verso gli abissi.
    
    Davanti allo specchio si ravviò i neri capelli mossi e uscì dal bagno per tornare alla stanza di Fabrizio. «Dormi?» disse sulla porta.
    
    «No. Mi sto rilassando.» rispose il ragazzo senza muoversi. Era rimasto come l’aveva lasciato, solo che il cazzo era sgonfio.
    
    Laudomia andò alla scrivania per leggere l’ora sulla radiosveglia. Erano da poco passate le quattro e mezza.
    
    «Vieni qui...» mormorò Fabrizio.
    
    Con l’avambraccio destro si era coperto gli occhi contro il sole che filtrava dalla finestra. Laudomia si appoggiò al davanzale. Dal dodicesimo piano si godeva di una bella vista sul Monte Stella.
    
    «Che fai?»
    
    «Guardavo la collinetta di San Siro.» rispose lei e si staccò per stendersi su un fianco reggendo la testa sul braccio sinistro. Prese la punta del cazzo tra il pollice e l’indice e la massaggiò.
    
    «Che fai?» chiese Fabrizio.
    
    «Un esperimento.»
    
    «Non ti facevo così troia.»
    
    «Perché?» chiese Laudomia senza interrompere ciò che stava facendo.
    
    «Per come ti vesti.»
    
    «O perché sono una cicciona?»
    
    Fabrizio dovette deglutire.
    
    «Ho detto qualcosa che non va?» chiese lei.
    
    Il ragazzo rispose facendo un profondo respiro.
    
    Laudomia si mise sulle ginocchia e si abbassò verso il cazzo moscio. Lo scappellò e poi lo accarezzò con rapidi colpi di lingua.
    
    Fabrizio ...
    ... sibilò di piacere aspirando aria attraverso i denti.
    
    Il sangue affluì nei corpi cavernosi e poco dopo Laudomia poté ammirarlo nuovamente eretto.
    
    «Te lo mangio!» disse, e poi lo fece sparire tra le labbra poste ad "o".
    
    "Il tuo cazzo è direttamente proporzionale alla tua faccia di merda.", pensò, mentre procedeva col pompino.
    
    «Voglio scoparti. Spogliati!» disse lui sollevandosi sui gomiti.
    
    «Ho il ciclo.» mentì la ragazza dopo essersi tolta il cazzo di bocca. Poi ci sputò sopra ed iniziò a segarlo.
    
    «sì, sì, menalo, menalo... fammi venire ancora!»
    
    Laudomia raccolse saliva in bocca e risputò accelerando il movimento.
    
    Fabrizio emise un grido in falsetto e digrignò i denti quando il suo cazzo spruzzò, con minore intensità, un fiotto di sperma che Laudomia, memore del precedente, fu pronta a schivare spostando la testa indietro. Ne seguirono altri due. Dopodiché Laudomia mollò il cazzo che, simile alla lancetta dei secondi, vibrò ritmicamente per poi diradare i colpi.
    
    Lei si portò la mano alla bocca ed assaggiò la sborra.
    
    Fabrizio si perdette quel momento saliente perché aveva gli occhi chiusi e stava riprendendo fiato.
    
    Laudomia si pulì col copriletto.
    
    Si alzò, mise l’astuccio e il quaderno nello zaino, lo chiuse e se lo mise in spalla.
    
    «Ti porto a casa.» disse Fabrizio che si era messo a sedere.
    
    «No, grazie. Prendo i mezzi.»
    
    Fabrizio rise «Non ti fidi?»
    
    «Non mi sembri nella disposizione ottimale per portare una moto.»
    
    «Ti accompagno ...
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