1. I Grignardi. (Parte seconda) - 1. Il gatto nero


    Data: 20/10/2021, Categorie: Tradimenti Autore: Kripton9, Fonte: EroticiRacconti

    ... l’articolazione…..l’avverto sarà molto dolorosa, ma durerà un attimo”. Si rivolse al più giovane dei soccorritori “Per favore si metta dietro il ferito e lo tenga fermo stringendolo al torace”.
    
    La manovra fu brevissima, si sentì un trac sordo. Maurizio lanciò un urlo straziante. Poi svenne.
    
    La farmacista, di origini francesi, era venuta in Italia insieme alla madre dopo il naufragio del suo matrimonio. Giunta in quei luoghi selvaggi, ricchi di storia e di miti, decise di fermarsi aprendo una farmacia.
    
    Come pesona spiccava per “l’esoticità” dell’aspetto in quelle contrade meridionali. Occhi chiari, capelli lisci e biondi, nasino all’insù, tratti del viso delicati. Aveva superato i quarant’anni, ma ne dimostrava molto meno. I seni erano abbondanti, i fianchi larghi e il sedere ben tornito.
    
    Ogni volta che un cliente usciva dalla farmacia, Josephine andava sul retro a controllare le condizioni di Maurizio. Lo osservava con desiderio. Non le sembrava vero di avere sotto il suo tetto un uomo tutto per se. Un maschio giovane e prestante. Era agitata. Sbagliò più volte i farmaci da dare ai clienti. Pensieri libidinosi ...
    ... occupavano insistentemente la sua mente.
    
    “Le jeune homme a de la fièvre » disse la madre.
    
    « Stai al bancone e servi i clienti. Gli darò degli antipiretici”.
    
    Gli sollevò la testa e lo invitò a bere da un bicchiere la medicina che gli aveva preparato.
    
    “ Su! Beva questo la farà stare meglio”. Maurizio Bevve, a piccoli sorsi, quella medicina amara.
    
    “ Ma dove mi trovo”.
    
    “ Stia tranquillo qui è al sicuro. Ha avuto un incidente”.
    
    “Ahh…..la spalla”.
    
    “ Non si preoccupi glielo messa a posto. Ora è fasciata”.
    
    Perse di nuovo i sensi. Josephine gli asciugò le labbra. Con una benda pulì le ferite e mise della pomata sulle contusioni che aveva al petto. Controllò il resto del corpo, l’addome. Scese giù……Non seppe resistere. Scoprì i genitali. Sgranò gli occhi alla vista di quello imponente membro. Il respiro le si fece affannoso. Con la mano tremante lo toccò . Era caldo e morbido. Lo accarezzò con dolcezza. Presa dall’eccitazione, con l’altra mano cominciò a masturbarsi. In breve tempo raggiunse l’orgasmo. A stento trattenne i gemiti.
    
    Aspettò che l’eccitazione finisse la sua azione, poi si ricompose e tornò in farmacia. 
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