1. Beyond the White: godimento finale


    Data: 20/10/2021, Categorie: Racconti Erotici, Etero Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    Si abbracciano e baciano già prima di arrivare alla baita. Già in macchina le mani cercano zone sensibili, sollecitano, solleticano, evidenziano, esplorano e cercano.Schivano vesti e pudori in favore di antipasti, preludio al banchetto di godimento che imploderà di lì a poco.L’uomo sorride. La limousine è sicuramente papabile come location per un copione erotico di tutto rispetto ma né lui né lei vogliono che l’autista, buon diavolo, si debba masturbare nel sentirli attraverso l’interfono lasciato proditoriamente staccato da lei.Lei geme appena quando una mano le sfiora l’intimità da sopra le mutande, esposte dall’eccessiva apertura delle gambe e dal tubino di Versace decisamente impudico in una simile situazione. Lui sorride. Lei lo bacia. Lingua contro lingua. Fiati in mescolanza, assoluta e totale brama di sesso.È una fortuna che l’autista non possa vedere. Com’è una fortuna che la baita dove abita quella donna sia vicina. L’attesa del piacere è già piacere, no?No. Non per loro, non per lei. Bionda, viso cesellato, bocca semi-aperta nel baciarlo con assoluta voluttà, con animale desiderio.Non per lui, viso decisamente bizzarro, occhi nocciola, capelli neri, muscoli definiti ma non eccessivi. C’è desiderio anche nel suo respiro.Ma c’è anche altro, una consapevolezza totale, assoluta.Forse è stato quello ad attirarla da lui. O forse no.Ma questo lei non lo sa. In questo momento, lei non sa nulla. Niente di niente.
    
    Un altro tempo, prima. Un altro luogo.L’uomo li fissò ...
    ... uno a uno. Uomini e donne, gente come lui. Compagni e amici, compagne e amanti. Ma non solo. Volti nuovi e non. Erano poco più di una decina.Tredici, per la precisione. Tredici figure, ammantate dalle ombre di quella stanza fiocamente rischiarata dalla luce color urina dell’alogena piazzata sul soffitto.-Penso che lo sappiamo tutti perché siamo qui.-, esordì l’uomo. Nessuna risposta.-Ci abbiamo provato. Abbiamo tentato di ripulire questa città. E ora… è tutto come prima.-, disse. Tra le ombre assensi muti.-È addirittura peggio. Alcuni di voi erano con me quando abbiamo abbattuto il Consiglio dei Sedici. E ora, i demoni sono tornati. Sotto altre forme. In altri luoghi.-, le sue parole vennero recepite, ascoltate, assorbite.-Credo che, per quanto il mondo odi quelli come noi, sia ora di ammettere che siamo un male necessario. Che per noi la normalità non esiste. Che non la vogliamo.-, fissò ogni singolo membro del gruppuscolo con occhi fiammeggianti. Nessuno abbassò lo sguardo.-Non siamo più uomini e donne. Siamo Giustizieri.-, dichiarò.-E quindi, dopo questo necessario esordio…-, pausa. L’uomo sollevò una borsa. Altre due vennero posate sul tavolo a centro dell’adunanza di ombre e carne.-Possiamo parlare di affari.-, proseguì. Fece appena un cenno.Fu una donna ad aprire uno dei borsoni. Pelle chiara, diafana. Viso orientale. Giapponese.Nô Mitsutune, la donna a capo di uno dei più temuti clan della Yakuza. Alleata dell’uomo già durante il confronto finale con il Consiglio dei ...
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