1. Sirena di ghiaccio


    Data: 19/10/2021, Categorie: Sentimentali Autore: Yuko, Fonte: EroticiRacconti

    Scolpita in un'anima di ghiaccio.
    
    Cristallo puro ed effimero, dai riflessi azzurri e le trasparenze inebrianti.
    
    Sottili distorsioni delle immagini reali, i contorni coronati da incerte sfumature dai colori iridati.
    
    Oltre il tramonto prende vita un'improbabile sirena tra le pinete dei boschi dell'alto Adige.
    
    Il corpo di una donna nuda, il seno pronunciato dai capezzoli ben delineati.
    
    I capelli lunghi dalle cristalline suggestioni si abbandonano su una spalla.
    
    Il ventre magro dalla vita stretta, si allarga nella coda di un animale marino, precludendo la vista di un pube inopportuno.
    
    Nessuna parvenza di gambe a nascondere l'organo sessuale tra le pudiche cosce.
    
    Squame regolari convergono nella coda di un pesce.
    
    La sirena si inarca verso le vette dolomitiche, in un anelito pietrificato nel ghiaccio.
    
    Lo scultore fantasioso ha rapito l'animale mitologico per farlo rinascere tra i monti, fossili di antiche barriere coralline.
    
    Nella notte vaga il suo lamento, un pianto inconsolabile verso il principe che nei profondi mari un ...
    ... tempo la abbandonò.
    
    Le fanno da eco i mugolii del gufo ed il rumore delle fronde degli abeti, spettinate dal vento.
    
    Giunge il mattino ed ancora la sirena invoca la sua liberazione.
    
    I primi raggi di sole scintillano nei giochi discreti del ghiaccio del suo corpo.
    
    Il volto geme in lacrime di dissoluzione un pianto rimasto arido nel gelo della notte.
    
    Le stille le scivolano lungo il corpo, lungo la linea del seno e dei fianchi.
    
    Il tepore del sole, la vita nascente, la deformano trasformandola in una spettrale fuga di vitalità.
    
    Quando le fronde si distendono ed i tronchi dei larici cigolano sfiorati dalle tiepide dita dell'astro, la sirena canta il suo ultimo richiamo.
    
    Sotto gli occhi stupefatti del bosco la donna pesce ritorna al mare che la generò.
    
    Si scioglie, contorcendo le linee sinuose del suo corpo.
    
    Scivola tra le crepe del terreno dissolvendosi come i sogni del mattino.
    
    Nell'aria solo il sentore del freddo, la frizzante poesia di aromi di resina.
    
    Cristalli di neve scintilleranno dove le sue lacrime hanno trovato riposo. 
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