1. 14. valentina (4° parte)


    Data: 18/10/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: trombamico74, Fonte: Annunci69

    Tornata a casa Valentina non poteva far a meno di ripensare al pomeriggio trascorso con Erica e Fabrizio, in un primo momento li aveva odiati, sarebbe voluta fuggire via, ma alla fine si era abbandonata a loro e al loro piacere, sentendosi amata e coccolata.
    
    Dopo aver conosciuto le attenzioni della sua amica, sentito le dita dentro di lei, giocato con il manico della spazzola, finalmente era stata con un uomo, ne aveva baciato e leccato ogni centimetro della sua pelle, goduto del suo membro, lasciato che entrasse dentro di lei ed era stato bellissimo.
    
    Mai aveva provato tanto piacere, quel pomeriggio gli orgasmi le avevano scosso ogni singolo muscolo, come se una scossa elettrica le avesse attraversato il corpo, fortuna che Erica anche se un primo momento l’aveva trascurata, poi le era stata vicina e l’aveva sostenuta e supportata non facendole mai mancare il suo affetto e il suo amore.
    
    Si è proprio vero quello che Erica le aveva detto: “I maschi ti fanno godere, ma prendono più di quello che danno”, si sentiva diversa, priva dell’ingenuità che aveva fino al giorno prima, più affamata di dare e ricevere piacere, vogliosa di godere ancora e ancora.
    
    Non poteva smettere di pensarci, forse perché la sua rosellina completamente deflorata e per la prima volta dolorante a causa delle dimensioni e dall’impeto che aveva ricevuto, continuava a ricordarle quanto aveva goduto.
    
    Nel momento dell’orgasmo poi, quando sentiva ogni suo muscolo contrarre, sentire gli schizzi ...
    ... caldi che Fabrizio aveva riversato dentro di lei, l’avevano infiammata ancora di più, portandola al punto di fare dei pensieri senza senso, in quei momenti infatti, sentendosi riempire ha desiderato che Fabrizio le potesse ingravidare il sedere o che il suo membro potesse ingrossarsi a dismisura come se fosse un palloncino, fino a dilatarla e riempirla completamente rimanendo incastrato dentro di lei.
    
    Adesso ripensandoci le sembra tutto assurdo, ma le sue voglie non ancora sopite, il suo clitoride duro che ad ogni passo strofina contro le mutandine, la rosellina febbricitante, le fanno percepire che qualcosa è cambiato, che qualcosa si è impossessato di lei e non l’abbandona, non la lascia tranquilla.
    
    Quella notte, dopo aver rovistato e trovato una spazzola con il manico simile a quella di Erica, andata a letto e messo il manico dentro la rosellina, si è masturbata ed ha goduto ancora una volta, finendo per addormentarsi con la mano sul clitoride e il manico della spazzola dentro di lei.
    
    La mattina, fu duro svegliarsi, sentiva ogni muscolo pieno di acido lattico, come se avesse fatto una lunga maratona, la mamma l’aveva già chiamata più volte senza avere successo, quando un messaggio del telefono di colpo attirò la sua attenzione:
    
    “Buongiorno Amore, mi manchi, ti prego corri da me… Ti aspetto”
    
    Erica il suo amore chiedeva di lei e la stava aspettando, ieri andando via non si erano accordate sull’indomani, dando per scontato che si sarebbero comunque viste, ma ...
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