1. Resort Halloween 1


    Data: 18/10/2021, Categorie: Etero Autore: Vandal, Fonte: EroticiRacconti

    RESORT HALLOWEEN
    
    Alla sera con JAsmina
    
    La porta si apre senza che nessuno si prende la briga di bussare. Un’usanza comune qui al resort ‘Oasi di Venere’. Sto lavorando al PC in tenuta mia solita: pantaloncini in pelle nera e giacchetta senza maniche. Nelle orecchie, i Metallica stanno cantando Until it sleep.
    
    Non la sento arrivare ma ne percepisco la presenza. Lieve, sottile, quasi impalpabile. Poi, un riflesso nel monitor, ne vedo gli occhi e la capigliatura bionda. Sorrido, sporgo la mano destra a palmo in su. Lei arriva e me l’afferra. Mi volto a guardarla “Ciao Jas”
    
    “Ciao Mauro. Scusa, stavi lavorando?”
    
    Si chiama Jasmina ed è una lillipuziana. Piccola, bionda, occhi azzurri come un ghiacciaio. Ha seni appena abbozzati, due chiappe piccole come pesche e un taglio appena accennato tra le gambe, ora coperto da un perizoma argentato con disegnata una zucca di Halloween.
    
    Ammetto che, la prima volta che è arrivata al resort, ci vennero in mente molti dubbi e perplessità Pensavamo ad uno scherzo. Una ragazza di 13 anni che si presenta alle nostre porte dicendo di avere, nella realtà, 25 anni, di essere una lillipuziana..
    
    Ma, una volta superata quella soglia, la presenza di Jasmine divenne una costante fissa. Anche se, nei primi tempi, c’era sempre quella reticenza di fare sesso con lei. L’aspetto non giocava a suo favore e, anche se l’ombra della pedofilia era stata scongiurata, c’era sempre quel problema di fondo del suo aspetto.
    
    Io sono stato l’ultimo ...
    ... con cui ho avuto l’approccio sessuale nei suoi confronti. Nonostante lei fosse in tutto e per tutto un’adulta, la mia mente registrava il suo aspetto e mi gridava ‘vergogna’ con il megafono
    
    Mi si mette cavalcioni, premendo apposta il sesso contro il mio. Il mio si attiva e tende il tessuto dei miei pantaloncini. “Cosa scrivi?”
    
    “Un romanzo breve di fantascienza” l’afferro per i suoi fianchi stretti e le accarezzo la pelle con i pollici “Colpa di Deck e dei suoi paradossi”
    
    “Hai detto che i paradossi ti facevano venire il mal di testa”
    
    “Così è stato, credimi” le infilo l’indice nei minuscoli zip e muovo in cerca della sua fessurina
    
    “Voglia?”
    
    “Vuoi dormire con me stanotte?”
    
    Lei mi bacia “Solo io e tu?”
    
    “Non sarebbe male”
    
    “Peccato non ci sia Amanda”
    
    “Ma ci sono molte altre pretendenti”
    
    “No, ti voglio tutto per me” ci baciamo ancora, Si alza dalle mie ginocchia, si sfila gli slip e si dirige verso il letto “Mancano ancora venti minuti. Che ne diresti se, prima di cena, non ci rodiamo un pochino?”
    
    Incomincio dalla sua fichetta. La lingua lenta s’insinua tra le sue labbra e scende nell’umido dei suoi umori. Ne saggio il sapore, lascio che i brividi del piacere mi avvolgono come seta.
    
    Lei mugugna appena, la mano che si sposta verso la mia nuca. Io entro più in profondità, cerco di leccarle l’anima, lei mugugna più forte. Continuo a leccare come un assetato nel deserto, lei aumenta i mugugnii del piacere “Scopami! Ora!” perentoria
    
    Obbedisco, ...
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