1. Ilaria e la scommessa Azzurra: Italia-Galles (1° turno)


    Data: 17/10/2021, Categorie: Incesti Racconti sull'Autoerotismo, Sensazioni Autore: LovelySara, Fonte: RaccontiMilu

    ... delle sue amiche ad accorgersene. «Ciao, ciao, belle tettine!» canticchiò divertita, citando una vecchia canzone di Samuele Bersani. «Hai capito, la Ila… – le fece subito eco Crystal – Sticazzi, complimenti! Che tette!». Lei si sentì avvampare il viso, e sebbene i complimenti facessero sempre piacere, dovette sforzarsi per resistere alla tentazione di coprirsi con le mani per la vergogna. Intanto Elena si era alzata in piedi, e ora era vicina a lei. «Io mi prendo una granita, chi mi fa compagnia?». Con il dito indicò il carretto dei gelati che passava lì davanti, quasi sulla riva. Martina fu la prima ad accettare la proposta, ma anche a Ilaria in realtà sembrava un’ottima idea. Così prese il bikini e fece per rimetterlo, ma Elena quasi la sgridò: «Ma che te frega! – le disse – Chi pensi che stia a guardare te, e poi non c’è più nessuno in spiaggia…». Si guardò intorno. Effettivamente erano rimaste poche persone, anche se “nessuno” era un’esagerazione. Le sue due amiche però erano già pronte a incamminarsi, per nulla intimidite dal fatto di essere in topless… e decise che non voleva essere da meno. Così si alzò, e dopo essersi toccata il seno con un istintivo gesto che tradiva tutto il proprio imbarazzo, le seguì.
    
    Quando l’aveva guardato da seduta, il carretto sembrava lì a pochi metri. Ora che invece per raggiungerlo doveva camminare fra ombrelloni e asciugamani con indosso solo gli slip, le sembrava che ad ogni passo l’omino delle granite si allontanasse. Si sentiva ...
    ... osservata, sicuramente più di quanto quelle poche persone non facessero per davvero. Eppure, insieme a un piccolo sentimento di vergogna, avvertiva anche una sensazione, di fatto, opposta. Era orgogliosa. Si sentiva bella. Si sentiva ammirata. Per un attimo guardò in basso, incuriosita dalla sua stessa immagine, chiedendosi cosa stessero vedendo le persone lì intorno. E notò quanto i capezzoli si fossero inturgiditi, non certo per quella leggera brezza che tirava vicino a riva. L’uomo delle granite, quando vide arrivare quella gioventù così sfacciata, non si fece problemi a posare l’occhio. Era forse sulla quarantina, la pelle ambrata dal sole, lo sguardo stanco di chi è arrivato alla domenica sera dopo un weekend massacrante. Probabilmente non aveva più le energie per fare finta di non essere attirato da quei corpi sinuosi. Ilaria se ne accorse bene, quando ordinò la sua granita alla menta. Mentre gli parlava, l’uomo le fissava le tette senza vergogna. Era la prima volta che si esponeva così di fronte a qualcuno che non fosse il suo ragazzo, e in quei momenti un’emozione nuova si insinuò in lei: non solo era gratificata da come lui la ammirava, si sentiva anche orgogliosa di riuscire a sostenere quello sguardo senza tirarsi indietro. Quando prese la propria granita e si girò, Ilaria fece quasi un sobbalzo, scoprendo che Crystal era dietro di lei. La ragazza si era unita in corsa alla “Compagnia del Carretto”, e lei non se n’era neppure accorta. Ora stava armeggiando col ...
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