1. Un amore molto particolare


    Data: 16/10/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Voldenuit, Fonte: Annunci69

    ... senti il liquido che ti entra dentro?”
    
    “Si mi rispose. Lo sento che sale nell’intestino”
    
    Estrassi il clisma vuoto e aspirando lo riempii di aria. “Ancora un attimo di pazienza. Adesso ti inietto un pò d’aria così il clistere avrà più effetto”
    
    Ripetei l’operazione due volte poi le allacciai il pannolone controllando che non si fossero formate delle pieghe.
    
    La feci sdraiare supina. “Adesso rilassati. Ci vorrà qualche minuto perché faccia effetto. Adesso ti massaggio un pò il pancino” E così dicendo inizia a massaggiarle il ventre. La punta delle dite avvertivano un subbuglio interno, un sordo borbottio che andava aumentando minuto dopo minuto.
    
    “Basta adesso devo andare in bagno, ti prego”
    
    Quasi senza accorgermene le risposi “No. Rimani sdraiata. Evacuerai sul letto”
    
    Mi guardò, mi attirò verso di se, sentii la sua lingua muoversi e cercare la mia “Amore, amore” mormorava mentre mi baciava. Poi iniziarono i crampi. Magda iniziò a lamentarsi per la pressione dell’intestino, ma non riusciva lo stesso a defecare.
    
    Le andai in aiuto. “Adesso allarga un pò le gambe. Io le piego verso di te tenendoti per i ...
    ... piedi. Quando lo faccio tu spingi, spingi forte”.
    
    Quando le piegai le gambe verso il ventre la reazione fu immediata. Sentii il rumore dell’aria espulsa di forza poi un suo gemito e un altro rumore sordo e prolungato mentre il pannolone si gonfiava e si colorava di scuro.
    
    “Hai visto è stato facile. Adesso girati sulla schiena che ti pulisco”
    
    Lei si girò sulla schiena, come le abbassai il pannolone però ebbe un’altra scarica ancora più violenta della prima. Vidi il suo buchetto socchiudersi poi serrarsi e poi ancora dilatarsi e un fiotto di cacca uscire e depositarsi sul pannolone”.
    
    “Grazie amore, grazie” diceva la donna mentre due lacrime scendevano bagnandole le guance.
    
    “Grazie, grazie. Amore mio”.
    
    La pulii per bene mentre era ancora sul letto poi la portai in bagno e la lavai accuratamente. Lei si abbandonava come una bambina. La insaponai tutta. Le lavai le cosce, il sedere, feci scivolare un dito insaponato dentro di lei fino a quando non fu perfettamente pulita.
    
    Capii allora che per sempre nessuno dei due poteva fare a meno dell’altro.
    
    questa è un’altra storia che forse racconterò un’altra volta. 
«123»