1. Con la zia (2) - al parco


    Data: 14/10/2021, Categorie: Incesti Autore: Luca43, Fonte: EroticiRacconti

    In risposta al video che le avevo mandato della mia sega fatta sulle sue foto, da mia zia Roberta mi arrivò solamente la foto di un vibratore tutto bagnato con lo sfondo di un bagno, hai capito la zietta… non ha resistito e ha dovuto penetrarsi col quel dildone…
    
    Nei giorni successivi non riuscivo a pensare ad altro, mi tornavano in mente le sue gambe, il suo ditalino fatto nel bagno dei nonni, il suo vibratore… non ce la facevo più, dovevo incontrarla, così le chiesi quando avremmo potuto vederci.
    
    Lei mi rispose che quel pomeriggio non potevo andare a casa sua perché c’era mia cugina e che sarebbe andata a correre al parco, io non mi lasciai scappare l’occasione e mi offrii di farle compagnia durante la corsa.
    
    Ci trovammo direttamente là, quando arrivai in bicicletta mia zia stava già facendo stretching sfruttando gli attrezzi che c’erano all’ingresso del parco, attorno a lei si era formato un gruppetto di spettatori che fingendo di scaldare i muscoli non le staccava gli occhi di dosso, d’altronde come dargli torto, lo spettacolo meritava: aveva un completino attillato da running a due pezzi che evidenziava le sue forme toniche e per essere più pratica si era raccolta i capelli con una coda di cavallo, una delle mie pettinature preferite.
    
    Mi avvicinai per salutarla e quando mi diede un bacio sulla guancia sentirla accaldata mi fece ribollire gli ormoni, la esortai a partire subito a correre sennò pensai che le sarei saltato addosso, tanto io ero già in ...
    ... temperatura, non solo per essere arrivato in bici.
    
    Lo sguardo degli altri uomini lì vicini mostrava stupore per la nostra differenza di età e invidia per non poter stare insieme ad una donna così porca da farsela con un toy-boy.
    
    Partimmo affiancati e così quando mi voltavo verso di lei per scambiare qualche battuta potevo vedere il profilo delle sue tette che andavano su e giù, non le ha grossissime ma il loro movimento era comunque ipnotico.
    
    Io non ero molto allenato e dopo un po’ cominciai ad arrancare e lei mi precedette, da dietro potevo ammirare le sue belle chiappe sode che ballavano dentro il tessuto e le sue gambe muscolose che la facevano scattare in avanti come una gazzella; si girò correndo all’indietro per stimolarmi ad aumentare l’andatura, mi beccò a fissarle i polpacci e mi sorrise.
    
    - Dai più veloce sennò facciamo notte, non distrarti a guardarmi le gambe! –
    
    - È una parola… sia per l'aumentare la velocità sia per il non guardarti: non ho molto fiato e sei troppo bona… -
    
    - Facciamo così, immagina che io sia una carota e tu un cavallo, non ti basta come stimolo per starmi dietro? – ammiccò facendomi l’occhiolino.
    
    - Non funziona, siamo invertiti: con quella coda la cavalla sei tu e la carota ce l’ho io in mezzo alle gambe! –
    
    Ci mettemmo a ridere così forte che dovemmo fermarci per prendere fiato, mia zia dopo essersi assicurata che non ci fosse nessuno nei dintorni mi si avvicinò e mi diede un bacio in bocca, palpandomi il pacco con entrambe le ...
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