Non so perchè 2 - Racconti Erotici

Non so perchè 2

Lei si pulì velocemente, si spogliò completamente, tranne che per i tacchi e scartò un preservativo. Io ero bell e pronto! Non vedevo l'ora di scoparla. Mi mise il preservativo e mi segò un pò il cazzo per farlo indurire per bene, poi si sdraiò sul letto ed aprì le gambe invitandomi con la mano. Io mi tuffai su di lei ed iniziammo a scopare, prima nella posizione del missionario, poi di lato, poi a pecora.

A pecora mi piaceva un sacco, soprattutto perchè contemporaneamente le strizzavo quelle enormi tette. Grazie alla precedente sborata ed al preservativo continuavo a stantuffarla senza pietà e senza difficoltà. Cambiammo ancora qualche volta posizione, poi la feci posizionare su di un fianco vicino al bordo del letto col culo leggermente trabordante; io le puntai il cazzo nel buchino e con non troppa irruenza la penetrai in profondità. Quando compresi che non le facevo male iniziai a spingere con decisione crescente. Era fantastico, essendo io in piedi riuscivo a darle dei colpi molto potenti e da quella posizione potevo vedere le sue tettone rimbalzare ad ogni colpo. Stavo godendo come non mai, non tanto per la sensazione fisica in sè ma proprio nel complessivo della situazione. Ero talmente eccitato che i colpi che davo a Petra diventarono così forti e violenti che il letto si spostò, anche il materasso si mosse; ...

... Petra, che fino a quel momento era stata piuttosto silenziosa, iniziò a mugugnare ad ogni colpo. Il letto traballava tutto e Petra si muoveva involontariamente, quindi poco dopo dovetti salire sul letto. Mi sdraiai dietro di lei ed ancora girati di fianco continuai ad incularla a più non posso, ero talmente sudato che gocciolavo come una fontana, ma non mollavo e continuavo a spingere. Quando sentii che stava per arrivare l'orgasmo, mi aggrappai alle spalle di Petra con le mani e le diedi dei colpi molto profondi. Arretravo fino a quasi sfilarle del tutto il pene e poi con dei colpi secchi lo ributtavo tutto dentro. Petra era sfinita ed io per fortuna sua raggiunsi l'orgasmo. Spinsi ancora in avanti tre o quattro colpi in tanto che riempivo di sperma il preservativo. Quando sfilai il pene dal culo di Petra trattenni il preservativo con due dita e mi stupiii del quantitativo di sbora che conteneva. Anche Petra, forse per mestiere mentì, disse di non aver mai visto tanta sbora in un preservativo. La mia ora era quasi scaduta... ma anche se avessi avuto più tempo non avrei potuto fare altro, ero devastato. Ci lavammo e rivestimmo con calma. Le diedi 350 e ci scambiammo i numeri di telefono (in rubrica la salvai come Pietro Magazzino...). Petra divenne un appuntamento fisso; una volta al mese ci vedevamo ed io mi sfogavo ...