1. A spasso con la Padrona


    Data: 14/10/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: zorrogatto, Fonte: EroticiRacconti

    ... della città e si accomoda pigramente come una gatta sulle mie proposte.
    
    Venti metri per arrivare in fondo a quella via, poi l'altra a destra per una trentina di metri e subito un vicoletto a sinistra e dopo poco la piazzetta; declamo -tra l'orgoglioso ed il divertito- cosa ci sarà scritto sulla targa toponomastica e spiego perché proprio quella piazzetta, ricavata dove sorgeva un casamento distrutto dalla guerra, è importante per ricordarlo.
    
    Ho sempre avuto -piccola, innocente mania!- l'idiosincrasia di arrivare in un posto e poi tornare indietro facendo lo stesso percorso; per cui, anche questa volta, anziché ritornare nella via che avevamo a cinquanta metri dietro di noi, proseguiamo per il vicolo e poi svoltiamo da una parte e, all'incrocio successivo, dall'altra.
    
    Giusto dietro l'angolo, il cane, il maltese, sul suo cuscino, in cima ad uno sgabello.
    
    E accanto la sua padrona: una trans di aspetto stupendo: alta, abbronzatissima, lunghi capelli neri, un cardigan scuro sopra a calze di fitta rete color castoro e sandaletti dorati.
    
    La Signora mi chiede, stavolta in modo più esplicito: «Lo vuoi?»
    
    Deglutisco, a disagio: «Se Lei lo vuole, Signora…» Cerco di prendere tempo, di capire quanto la Signora lo voglia davvero.
    
    «Chiamami Padrona, testadicazzo!» mi ringhia, cattiva.
    
    Capisco che ormai ci siamo: o mi tiro indietro -come un cavallo che rifiuta di saltare l'ostacolo- giocandomi ogni possibilità futura, oppure accetto: salto quella fitta siepe senza ...
    ... sapere cosa c'è oltre e… sarà quel che sarà, ma comunque piacevole!
    
    La trans ci fa entrare (un ambiente davvero raffinato, di gusto, che ti dà subito un'impressione di pulito, di accogliente), ma appena oltre la porta si chiarisce con la Signora: «Devo però dire una cosa: io NON vado con le donne!» Ha una bella voce, bassa, senza alcun accento.
    
    La mia Padrona, dietro di me, la rassicura, con un sorriso complice: «Nessun problema, io voglio solo guardare!»
    
    Sally, la trans, si rilassa: la sua intelligenza le ha permesso subito di capire il “gioco” tra me e la Signora e si sintonizza perfettamente, in un istante «Tu, spogliati e mettiti sul letto; svelto, cazzo!»
    
    Mi levo il panciotto «milletasche», in un attimo faccio scattare gli automatici della camicia di jeans, mentre slaccio la cintura, abbasso i jeans, scalcio con discrezione i mocassini e poi capisco che… che non è abbastanza divertente, spogliarmi così in fretta; resto curvo a torso nudo, scalzo, coi jeans che tengo alle ginocchia ed i boxer ancora a posto.
    
    Guardo Sally e, come se fossi molto imbarazzato, chiedo stupidamente: «Ma…. Tuuuutto?»
    
    Sally mi fulmina con un perentorio «Tutto!» e poi si rivolge a entrambi; sembra un po' a disagio mentre dice: «Scusatemi, ma devo toccare un argomento un po'… volgare…»
    
    Delizioso il modo con cui ci ha portato a parlare della sua mercede!
    
    Lei ha indicato la sua richiesta e noi abbiamo subito accettato e “per festeggiare” si è tolta il sandaletto dorato, ha ...